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L’obesità a 40 anni può far perdere quattro anni di vita

Secondo uno studio inglese condotto su due milioni di persone e pubblicato sulla rivista scientifica “Lancet Diabetes and Endocrinology”, essere troppo grassi o troppo magri all’età di 40 anni può comportare il rischio di diversi anni di vita in meno. Per le persone in sovrappeso si tratta della diminuzione di tre anni e cinque mesi per le donne e quattro anni e due mesi per gli uomini, mentre per quanto riguarda l’eccessiva magrezza sono quattro anni e cinque mesi per le donne e quattro anni e tre mesi per gli uomini. Il principale oggetto di studio è stato il Body Mass Index, in sigla “Bmi”, ovvero l’indicatore della massa corporea ideale. Chiunque sia provvisto di un’adeguata massa corporea ha un minor pericolo di morte per malattia; al contrario, chi è a un livello eccessivamente alto o basso del “Bmi”, probabilmente condurrà una vita più breve. La BBC, che ha riportato ciò che ha rivelato lo studio, fa notare come alcuni studiosi ritengano errato condurre esperimenti sulla salute umana utilizzando il “Bmi”. L’osservazione più recente su questo argomento è della dottoressa Katarina Kos del Diabetes and Obesity Centre dell’università di Exeter, nella contea di Devon: secondo la sua opinione, se le persone in sovrappeso hanno modo di ridurre la loro massa corporea possono diminuire il rischio di mortalità. La ricerca suppone che un “Bmi” elevato negli anziani potrebbe non essere un pericolo, in quanto li “difenderebbe” dal rischio di mortalità. La dottoressa Kos però non è d’accordo con quest’ipotesi.
Francesco Cosenza / Liceo Classico Galileo di Firenze