Quelle onde del cervello che scatenano la creatività

Conosciamo tutti troppo bene quella sensazione di panico aggressivo che colpisce chiunque si trovi di fronte l’abominevole foglio bianco. Il timore di non essere all’altezza, di deludere le aspettative, di sbagliare è capitato a chiunque almeno una volta nella vita. Sembra pero che la nostra creatività non sia libera da vincoli come comunemente si pensa, ma anzi che sia stimolata da speciali onde del cervello.
Partiamo col chiederci cosa sia la creatività. Citando Wikipedia, essa è l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare, quindi di trovare soluzioni alternative. E qui si procede in campo scientifico, in particolare facendo una distinzione tra pensiero convergente, che ci spinge ad applicare una strategia di soluzione precedentemente appresa , e quello divergente, il quale ci permette di trovare nuove soluzioni e idee ai problemi.
In un esperimento tenuto da Caroline Di Bernardi dell’università Queen Mary, a Londra, i partecipanti hanno dovuto trovare una parola che ne collegasse altre tre. L’esperimento teneva conto di entrambi i tipi di pensieri.
Dai risultati dei test risulta che le soluzioni meno banali vengono fuori quando le oscillazioni alfa nell’emisfero destro sono al massimo. Pare quindi che la creatività nasca dal susseguirsi di onde celebrali nell’area temporale destra che vanno ad opporsi alle soluzioni più scontate proposte invece dalla parte sinistra del nostro cervello. Infatti è risaputo che l’emisfero di sinistra è maggiormente qualificato nella percezione analitica della realtà, mentre a quello destro spetta la percezione globale e complessiva degli stimoli. Questa teoria non dista molto dall’idea precedente che l’inventiva fosse mediata dalle oscillazioni alfa, coinvolte nella rappresentazione del pensiero inibitorio visivo.
Con l’esperimento si è scoperto poi che le associazioni ovvie di idee possono essere addirittura dannose per il pensiero divergente, poiché ostruiscono il fiume di soluzioni innovative. Infine, la Di Bernardi Luft ha affermato al riguardo che la creatività non dipende dall’esperienza. Pablo Picasso non a caso, consigliava una sua personale ricetta: “Impara le regole come un professionista, in modo da poterle infrangere come un artista”.
È inutile quindi farci false illusioni: non c’è via di fuga davanti al foglio bianco. Ma forse quell’insidioso sentimento è necessario per mettere in moto il nostro cervello e sviluppare la nostra creatività.
Gemma Petri / Liceo Classico Galileo di Firenze