Raccolti decimati, verdure sempre più care

Recentemente un’anomala ondata di maltempo ha diminuito drasticamente la resa dei raccolti provenienti dal sud Italia. Tale perdita nel raccolto ha causato drastiche soluzioni da parte dei venditori all’ingrosso, i quali si sono visti rapidamente aumentare il listino delle verdure e degli ortaggi. Il Meridione è infatti uno dei principali fornitori esteri e nazionali, e in Italia assicura circa il 90% delle produzioni (fonte Borsa merci telematica italiana, Bmti).
La carenza di verdure e ortaggi nei mercati all’ingrosso è quindi causata dal prezzo elevato di tali prodotti a cui si somma una media del 60% sul prezzo della vendita al dettaglio.
Parlando di numeri, secondo le ultime quotazioni Btmi i prezzi delle principali verdure sono più o meno raddoppiati tutti: verdure che costavano meno di un euro al kg come i finocchi e i cavolfiori hanno raggiunto rispettivamente i prezzi di 1,80 euro e di 1,60 euro. Il record lo raggiunge la lattuga, la quale è passata da costare poco meno di un euro a 2,20 euro al kg. In generale si percepisce un aumento del 20% nei prezzi di tutte le verdure, ad esempio nelle zucchine.
Diversi inoltre sono i prodotti di origine italiana scomparsi dai banchi, un esempio sono i fagioli, sostituiti miseramente dai fratelli di origine nord africana. Il freddo non risparmia nemmeno le verdure da serra, come pomodori e le melanzane – le quali sono passate da un costo al kg di meno di 2 euro a 3 euro -, tali prodotti sono stati infatti gravemente danneggiati nella passata ondata di freddo di novembre. Solo per i carciofi il prezzo al pezzo non è aumentato più del 30%: la produzione non è infatti stata danneggiata per quanto riguarda il numero ma l’estetica, il maltempo ha infatti bruciato tutte le foglie esterne.
Prezzi stabili invece per quanto riguarda la frutta: mele, pere, kiwi e soprattutto agrumi e clementine sono infatti stati raccolti da tempo e il proprio raccolto non è stato colpito dal maltempo degli ultimi tempi.
La perdita nelle produzioni è comune al resto d’Europa poiché il maltempo e il gelo che si è portato appresso è presente su tutto il bacino del Mediterraneo. La buona notizia è che gli attuali rialzi potrebbero limitarsi a durare pochi giorni poiché tali produzioni sono seminate in modo tale da assicurare sempre un prodotto fresco. È comunque certo che il tutto dipende dalla situazione climatica delle prossime settimane, infatti la situazione si potrebbe normalizzarsi se entro la prossima settimana tale freddo dovesse estinguersi.
Sofia Dezzi Bardeschi / Liceo Classico Galileo di Firenze