Ricordando Battisti a vent’anni dalla scomparsa

A distanza di vent’anni dalla sua morte, Lucio Battisti è ancora uno degli artisti italiani più ascoltati e cantati. Annoverato tra i più grandi musicisti di tutti i tempi, possiede un’eccezionale discografia che lo colloca sul podio della canzone italiana. In tutta la sua carriera ha pubblicato 20 album, venduto più di 25 milioni di dischi e composto la musica di circa 230 canzoni: tra di esse, ne ha cantate in prima persona circa 170. L’attività musicale di Battisti prende avvio nel 1962, quando diviene chitarrista del gruppo “I Mattatori” e successivamente de “I Campioni”. Nel 1965 inizia la solidale collaborazione con il paroliere Mogol: i due costituiscono da subito una coppia stabile e danno alla luce i primi successi, tra cui “Balla Linda” e “29 settembre”. La celebre coppia è stata omaggiata da Mina nella canzone “Mogol Battisti”, prima traccia del suo album “Bau” del 2006. Negli anni ’70 il sodalizio tra Battisti e Mogol si rinforza con l’uscita di “Acqua azzurra, acqua chiara”, “Dieci ragazze”, “Emozioni”, “Il mio canto libero”, “Fiori rosa, fiori di pesco”, “Pensieri e parole”, “Sì, viaggiare” e “La canzone del sole”, che riscuotono i favori di pubblico e critica. Il 1975 è l’anno di “E penso a te”, “Nessun dolore” e “Una giornata uggiosa”; quest’ultimo brano segna la fine della collaborazione con Mogol, dovuta a una differenza artistica tra Mogol attaccato a una poetica più rigida e Battisti desideroso di spaziare e rinnovarsi. Successivamente escono gli album “E già” e “Immersione”. Mogol e Battisti hanno assegnato alcune loro opere ad altri cantanti: a Mina sono state affidate le canzoni “Insieme” e “Io e te da soli”, nonché il capolavoro “Amor mio”, mentre a Patty Pravo “Il paradiso” e “Per te”. Ogni canzone di Lucio Battisti si è rivelata in grado di segnare un’epoca… l’epoca d’oro della musica italiana!
Francesco Cosenza / Liceo Classico Galileo di Firenze