Sogno o realtà? – Racconto

Tommaso Merio è un ragazzino di undici anni, furbo e intelligente.
Sono quasi le dodici di notte, Tom è in pigiama, però non riesce a dormire perché sente delle voci strane. Allora in punta di piedi va a prendere la sua giacca e uno zainetto. Ci infila un coltellino arrugginito, un pezzo lungo di rete, un accendino rosso e piccolo, delle biglie, una banana matura, una corda vecchia e delle cianfrusaglie varie.
Tom va fuori casa senza svegliare la sua mamma o il suo papà. Cammina verso il parco quando sente dei passi e si nasconde dietro ad un grande cespuglio di bacche. Poco dopo intravede tre persone: la prima è alta, magra e indossa un cappellino nero; la seconda, in spalla, porta uno zaino marrone con tante taschine; la terza ha in mano una torcia e in tasca un foglio dove c’è scritto “International Bank”… Tom li guarda meglio: attrezzi di ferro e di metallo spuntano dallo zaino. Scruta meglio anche il foglio che sbucava dalla tasca della terza persona e vede che c’è scritto: “Da rapinare”. Allora capisce che quei tre uomini sono… ladri!
Tom è un bambino molto coraggioso, quindi li segue, nascondendosi da tutte le parti finché i tre arrivano davanti alla banca. Poi lancia un sasso lontano da lui e i ladri, per assicurarsi che non ci sia nessuno, vanno a vedere; Tom, con uno scatto rapido entra in banca (perché i ladri avevano già sfondato mezza porta) e si nasconde dietro a una macchinetta del caffè. I ladri entrano in banca e proseguono verso Tom che inizia a preoccuparsi! Ancora un passo e… meno male! Hanno svoltato a destra! Tom, tutto sudato dalla paura, li segue zitto, finché sente dire da uno di loro che dovevano andare al secondo piano e, incominciarono a salire le scale.
Tom, visto che conosceva il posto un po’ meglio, perché spesso veniva a visitare la mamma che lavorava proprio in quella banca, guardando le scale, va a sinistra prende l’ascensore e va al secondo piano. Però quando la porta dell’ascensore si apre si trova faccia a faccia con i ladri! Gli chiedono chi sia e Tom gli risponde che il suo nome è Tommaso Merio. Sta pensando ad un’idea… Ed ecco che gliene viene in mente una. Dice ai ladri che voleva mangiare una banana. La mangia mentre i ladri si guardano perplessi. A Tom casca la buccia di banana e urla ai ladri che la polizia è dietro di loro. I ladri si girano ma non vedono niente. Tom ne approfitta per scappare; i ladri lo inseguono, ma uno di loro scivola sulla buccia di banana e gli altri due inciampano su di lui e cadono a terra. Il piano di Tom ha funzionato!
Passano una decina di minuti e Tom vede che i ladri si stanno rialzando e si sono rimessi a seguirlo. Tom si assicura che lo stiano guardando, entra in un’officina, chiude la porta mettendoci accanto delle biglie, poi dalla sua giacca estrae una bottiglietta d’acqua e la versa sul pavimento. I ladri lo avevano visto, quindi entrano… Bam! Tom li ha fatti cascare ancora! Supera i ladri con un salto, esce e chiude la porta.
I ladri non lo inseguono più perché si sono stancati, quindi vanno a cercare la camera blindata. Tom però, nella stanza prima della camera blindata, aveva preparato un’altra trappola: aveva legato la corda a due armadi, uno a destra e uno a sinistra, la corda era davanti alla porta in modo che non si vedesse. I ladri entrano: e tre! Quante volte li vuole far cascare! Ora ha il tempo per azionare la sua ultima trappola. Prende una sedia e la lancia in testa ai ladri per assicurarsi che si stordiscano del tutto. Taglia la corda, prende una scala e dal suo zaino, estrae una rete ed apre la porta a metà, in modo che i ladri la dovranno aprire tutta. Mette una parte della rete sulla porta e l’altra l’appoggia su un orologio che è attaccato al muro. Ha finito in anticipo, quindi va a lavarsi le mani, beve un po’ d’acqua, prende un bicchiere di plastica ci mette un po’ di cotone che ha trovato nello zainetto e aspetta che i ladri si risveglino.
Dopo pochi minuti i ladri si svegliano, si guardano intorno, vedono che della corda è rimasto solo il pezzo legato agli armadi e si dicono che ora non ci sono più trappole. Camminano verso la porta, la spalancano e si trovano intrappolati. Tom dice che se si muoveranno lancerà contro di loro il bicchiere con il cotone, solo che sarà incendiato. Allora i ladri rimangono fermi, perché non volevano mica essere incendiati! Tom, con la corda tagliata dagli armadi ne lega metà ai loro piedi e metà alle loro mani. Visto che ne è rimasto un pezzo gli dà fuoco e lo mette in terra a mezzo metro dai ladri. Poi va a prendere le sue biglie e anche queste le mette a terra ma più vicino ai ladri, così ci può versare l’acqua senza spegnere il fuoco. Attiva l’allarme e scappa perché ha paura che i poliziotti o i suoi genitori gli facciano qualcosa.
Corre a casa e rimette le sue cose a posto. Sale le scale, va in camera, ma inciampa poco prima di arrivare sul letto. Il giorno dopo però si ritrova sul letto, quindi pensa che sia stato solo un sogno, scende le scale vestito e chiede alla mamma i cereali. La mamma glieli dà e accende la televisione. Tom la guarda e sente parlare dei ladri di banca che sono stati catturati. Ma allora era un sogno… o era reale?
K.G. / Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze