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Su un’isola sperduta: alla ricerca di un’anima viva – Racconto

In una notte di tempesta dei ragazzi naufragano in un’isola dove non c’è anima viva. Fanno di tutto per ricostruire la loro barca. Prima della notte, mettono via i pezzi di legno rimasti per continuare a costruire l’imbarcazione il giorno seguente, ma sentono un rumore. I ragazzi spaventati si voltano e tra gli alberi nel buio vedono degli occhi gialli, degli occhi che li fissano; potrebbe essere qualsiasi cosa: una tigre, una pantera… Qualcosa di feroce, pensano. Dopo gli occhi scompaiono e loro sfruttano questo momento per affrettarsi a trovare un rifugio per far sì che “la bestia feroce“ non li
trovi. Il giorno seguente i ragazzi (invece di costruire la barca) vanno alla ricerca di qualche persona anche se dubitano di trovarne, hanno poche speranze…
Il loro capo, che si chiama George, sta davanti a tutti e li guida; George come gli altri era vestito con una camicetta (che doveva essere bianca anche se poi si è sporcata durante il naufragio), dei pantaloni anch’essi sporchi e scarpe nere.
– Vedo del fumo – esclama George.
– Non pensi sia troppo rischioso andarci? – gli chiede Marco (un suo amico). Ma George non risponde, è troppo impegnato ad immaginare quale sia l’origine di quel fumo.
Avanzano ancora un po’, tutti i ragazzi hanno paura, tranne George e altri due suoi amici, Marco e Paolo. Appena arrivano vicino si accorgono che è solo il fumo di un falò ormai spento. È mezzogiorno ed i ragazzi iniziano ad avere fame; lì vicino c’è una grotta e prima di mangiare decidono di esplorarla. Entrati dentro, vedono una botola sotto la quale trovano un tunnel, lo attraversano e… alla fine c’è un villaggio. I naufraghi vanno dal capo del villaggio, che li ospita per qualche giorno. Dà loro cibo e acqua, li fa dormire e, quando i ragazzi glielo chiedono, regala loro una barca, con provviste, abiti nuovi, acqua e un forziere con dentro dell’oro. I ragazzi così partono e ritornano a casa sani e salvi, salutano i loro familiari, mostrano il forziere del tesoro, mentre raccontano la loro avventura.
M.D.
Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze