Un compleanno meraviglioso… o quasi – Racconto

Finalmente è il 26 febbraio! …ovvero il mio compleanno. La felicità mi sta salendo fino alla testa. Festeggerò il mio compleanno vicino a un laghetto che per caso è vicino ad una foresta che tutti chiamano la foresta del fantasma pirata.
Finalmente quel giorno ero arrivata al laghetto per preparare il tutto, via via arrivavano anche i miei amici. Mentre arrivava la torta io sentii un urlo che proveniva dalla foresta. Mi venne paura, tanto che cercai di scappare via ma mia mamma mi fermò e mi disse: – Cara figlia, perché stai andando via? – Provai a raccontare a mia mamma quel che avevo sentito , ma come sempre si mise a ridere e mi disse: – Cara, hai sempre avuto allucinazioni -.
Provai a chiedere ad una mia amica di nome Dafne se aveva sentito anche lei e mi rispose: – Sì, ho provato anche a chiedere agli altri, ma nessuno mi ha risposto di sì -.
Allora entrammo di nascosto nella foresta mentre ci raccontavamo storie di paura. Ad un certo punto sentimmo uno scricchiolio di rami… ci girammo e… vedemmo un enorme fantasma pirata che ci fissava.
– C-c-ciao – dicemmo noi impaurite. Non avevamo abbastanza coraggio per dire altro. Il fantasma odorava di rami secchi perché in passato il suo cadavere era stato buttato in questa foresta. Avanzò con le sue pesanti catene ricoperte di funghi e melma. Ad un certo punto sentimmo un urlo provenire dalla festa. Io e Dafne tornammo al compleanno a corsa per vedere che cosa era successo. Appena arrivate vedemmo il fantasma che stava mangiando tutto: animali, persone, piante e… soprattutto la torta, e i regali. Bevve tutto il laghetto con i pesciolini dentro: rossi, neri gialli ,viola, arcobaleno e anche un Nemo.
Alla fine alcuni bambini svennero e in piedi ne rimasero solo cinque: Samuel , Mattia , Neri, Eleonora e Marco. Il fantasma scappò ma alla fine io e Dafne lo rintracciammo e poi rievocammo il suo spirito che lo ammazzò e quindi rivomitò tutto quello che aveva mangiato. Il compleanno andò avanti.
N.P. / Classe V B – Scuola primaria Vittorino da Feltre di Firenze