Un’avventura – Racconto

Una calda notte di agosto tre amici che si chiamavano Alessio, Lucrezia e Luccio stavano ricordando di quella volta in cui si erano imbattuti in un gruppo di malviventi che li stavano per uccidere e se non ci fosse stato l’aiuto di Luccio potevano finire spiaccicati sull’autostrada. Adoravano avventurarsi per i boschi, le città fantasma, le case abbandonate e vicoli che in apparenza potevano sembrare noiosi e vuoti ma in realtà erano colmi di avventure emozionanti. Ma di quei tempi non se ne vedevano tante di queste avventure, era noioso aspettare di imbattersi in un’altra delle loro pericolose e emozionanti avventure. Comunque sia dovevano aspettare il giorno e soprattutto la notte, il momento in cui forse poteva succedere qualcosa di molto emozionante. Non volevano certo aspettare anni e anni ma per il momento dovevano pensare a cose molto più importanti visto che avevano lasciato la scuola e tutti e tre avevano trovato lavoro in un’agenzia di agenti segreti. Nonostante facessero gli agenti segreti e quindi affrontassero minacce e pericoli ogni giorno, all’agenzia potevano avere un vero e proprio arsenale di pistole, giubbotti antiproiettile e così via, ma non erano contenti. Perché a loro piaceva avventurarsi avendo pochi oggetti, anche un semplice elastico. Allora un giorno Lucrezia prese l’iniziativa di licenziarsi, per poi convincere anche Alessio e Luccio; i tre si divertivano molto insieme. Mentre stavano guardando il telegiornale sentirono una notizia che li sconvolse molto; dicevano che il Museo Blindato (era veramente blindato) era stato derubato da ladri molto abili questi ladri, e dovevano essere veramente molto abili perché il Museo Blindato era impenetrabile: aveva tre strati di porte di legno massiccio, due di acciaio e di notte raggi laser che se li tocchi ti bruci e scatta l’allarme. Questi ladri si chiamavano “gli Invisibili”. Allora i tre ragazzi costruirono una trappola: in una periferia di Prato allestirono una fabbrica di gioielli preziosi. Aspettarono tutta la notte, quando alle 4:30 del mattino sentirono dei rumori: gli “Invisibili” erano arrivati. I tre ragazzi si muovevano molto furtivamente ma ad un certo punto gli “Invisibili” si accorsero della loro presenza, quindi scapparono fuori dalla finestra. Lucrezia iniziò a inseguirli con Luccio e Alessio e dopo una lunga corsa riuscirono a prenderli e chiamare la polizia. Furono arrestati e mandati in prigione , poi però capirono che l’agenzia aveva fatto tanto per loro e quindi si fecero riassumere. Da quel momento lavorarono tutti con allegria.
D.G. / Classe V A – Scuola primaria Vittorino da Feltre di Firenze