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#FRIDAYSFORFUTURE A VENAFRO: LA MARCIA PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DEGLI STUDENTI DEL GIORDANO

Della III A-B Liceo Scientifico

“La Terra non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla terra”. Questo è lo slogan con il quale il 24 maggio 2019, gli studenti dell’ “I.S.I.S.S. A. Giordano”, ispirati dalle parole della giovane Greta Thunberg, hanno espresso tutto il proprio dissenso nei confronti dell’incessante inquinamento del nostro pianeta, marciando per la città di Venafro. In un 21° secolo dove i social network agiscono a livello planetario, è arrivato il momento di utilizzarli per parlare al mondo nell’unico modo che ormai conosce e far sì che la Terra torni a rappresentare una certezza in questo mondo di variabili. “Ci siamo attivati in massa appunto per poter dimostrare a tutti quanti che noi giovani ci teniamo al nostro futuro e che siamo pronti a combattere e a fare tutto il possibile per renderlo migliore”: così uno dei rappresentanti del comitato studentesco, Alberto Mirate, ha voluto presentare lo “sciopero sul clima” che ha visto scendere in piazza studenti di tutto il mondo, a dimostrazione di quanto questa problematica sia sentita e di quanta voglia ci sia nel cambiare le regole dettate dai negazionisti. Gli studenti dell’ “ I.SI.S.S. A. Giordano” non erano soli in piazza- In prima fila anche il Comune di Venafro, le associazioni “Mamme per la salute”, “Isde Molise”, “Città Nuova” e Fondazione “Mario Lepore”, come prova di quanto la mobilizzazione per l’ambiente sia sentita non solo dai giovani.

Il sindaco della città, Alfredo Ricci, insieme alla presidente del consiglio Antonella Cernera, ha ringraziato gli studenti, la preside e i docenti per “la lezione che oggi ci avete dato, perché giornate come queste sono importanti perché ci consentono di sensibilizzare i cittadini partendo da chi se non dai giovani, la classe dirigente di domani perché ognuno di noi, nel suo piccolo può fare tanto. Voi giovani potete fare tanto, così come hanno fatto tanto le Mamme per la salute per battaglie più grandi nell’interesse della nostra terra. Oggi tutti insieme urliamo alla nostra città che il territorio è nostro e voi giovani studenti ci avete tracciato la strada, quella della lotta pacifica per una nobile battaglia che vale la pena portare avanti, senza mia arretrare di un centimetro”. Non sono mancati cartelloni, con slogan non indifferenti come: “Fridays for future”, “ Alza la tua voce non il livello del mare”, “ marcia oggi o nuoti domani “ e tanti altri… Azioni come queste, anche se possono sembrare gocce in un mare che diventa sempre più grande, assumono un forte significato facendo diventare questi scioperi visti come tendenze su social delle preoccupazioni vere e proprie. “La nostra è diventata una società dell’usa e getta- dichiarano gli studenti scesi in piazza- ma allo stesso tempo l’opinione pubblica si mostra più sensibile al problema ambientale, proponendo iniziative come quella della raccolta differenziata, che il comune stesso di Venafro ha attuato. Ad oggi purtroppo l’inquinamento lo stiamo vivendo, ma non comprendendo appieno. Il divario si sta ampliando e questo non è un bene… poiché si impedisce alle persone di sperare, di progettare il futuro, per sé e per i propri figli. E’ il momento di iniziare il cambiamento, quello UMANO; è il momento di iniziare a prendere in mano la situazione per respirare un domani il nostro futuro. A suggello della giornata è stato messo a dimora una pianta d’ulivo, simbolo della tradizione della città, posto a fondamento della nostra nobile causa”.