Pando: la foresta dei cloni

Pando o Trembling Giant (“Gigante tremante”, per il movimento delle foglie quando tira il vento) è il nome di una foresta di Fishlake, nello Utah, costituita unicamente da pioppi tremuli americani.
È una foresta molto speciale, infatti tutti i pioppi che la compongono sono geneticamente identici e sono cioé un unico organismo vivente connesso da un sistema di radici sotterraneo. Pando in latino significa “mi espando”. Si sviluppa su circa 0,43 chilometri quadrati e pesa piú o meno 5,9 milioni di chili. È presente da 80mila anni in quella zona del Nord America e ha sempre continuato ad espandersi fino a che da qualche decennio non si è fermato, ovviamente per colpa dell’uomo.
Due scienziati della Wildland Resources Department and Ecology Center presso l’Università Statale dello Utah sono stati i primi ad preoccuparsi della salute del Pando. Essi hanno condotto un esperimento tramite 72 fotografie aeree che ha dimostrato che la foresta ha smesso di autoriprodursi fin dagli anni Settanta.
Un tratto di radice di Pando ha raggiunto con gli anni una certa distanza dagli altri, sviluppando strutture chiamate “polloni” che sono diventati i nuclei di nuovi alberi, geneticamente identici all’originale. Questo fenomeno é chiamato propagazione clonale. Essendo tutti gli alberi geneticamente uguali la riproduzione é interrotta. Da un paio di anni, insomma, gli alberi vecchi muoiono ma non ci sono generazioni nuove che nascono. Rapportando la situazione in termini umani, è come se la foresta Pando fosse composta da 47 mila 85enni.
La mancata diversità genetica viene compensata con la riproduzione ininterrotta, che garantisce un continuo ricambio generazionale tra alberi vecchi e nuovi,
Un ulteriore danno viene provocato dagli animali, prima di tutto dai cervi. Quelli che abitano il Pando sono i cervi mulo, che sono ghiotti delle parti giovani del pioppo. Essi ormai si sono abituati alla presenza degli uomini e non li temono piú. Inoltre i loro predatori, come orsi e lupi, che impedivano ai cervi di crescere a dismisura, sono stati uccisi dall’uomo. In questo modo i cervi, ma anche altri animali erbivori come loro, possono cibarsi dei futuri pioppi senza problemi. Anche gli animali da pascolo però creano problemi. I contadini delle fattorie che si trovano lí vicino lasciano infatti i loro animali brucare liberamente creando ulteriore danno.
Il Pando in buona sostanza sta piano piano diminuendo di estensione ed è tutta colpa di noi uomini. Si sta peró cercando di conservare questa meravigliosa foresta e infatti in pochi anni ha già ripreso a espandersi di qualche metro. Questo grazie a recinzioni, aree protette e soprattutto grazie all’impegno di tutti quanti. Infatti, se tutti ci impegnamo a proteggerlo, questa zona diventerá sicuramente un simbolo del rinnovato legame tra uomo e natura.
Rebecka Altomare / Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze