IL VIAGGIO DI AMAL

Nell’ambito del progetto ”COLORI…AMO IL MONDO, apprendere per una cittadinanza consapevole”, noi alunni delle classi 5^A e 5^B della Scuola Primaria di San Leonardo, abbiamo pensato di affrontare il problema dell’IMMIGRAZIONE leggendo il libro: “Il viaggio di Amal” che racconta in modo semplice il percorso di speranza che spesso gli immigrati devono affrontare per attraversare il mare che li divide dall’Italia.

Amal è una gatta che insieme al cane Joe, alla capretta innominata e al falco Alqamar, si ritrovano in cerca di salvezza con i rispettivi padroni su una delle centinaia di carrette del mare che ogni giorno sperano di arrivare in Italia. E’ Amal, la gatta a raccontarci come è trascorsa la traversata. Gli animali si scambiano racconti di fuga, chi dalla guerra e dagli scoppi, chi dalla fame e dalla distruzione, chi da persecuzioni religiose o etniche.

Il racconto, con delicatezza, non manca di dire nulla dell’ essenziale, nemmeno di far vedere, dall’altezza di animale (che poi è la stessa del bambino,in fondo) di far notare che lo scafista è un uomo cattivo( che simpatizza solo con il gabbiano) interessato solo alla propria pancia e alla propria pelle che ha addosso la puzza di quello stesso mare da cui stavano fuggendo Amal, Joe, Alqamar , la capra e i loro padroncini.

“IL MALE FATTO DA UN UOMO AD UN ALTRO UOMO”

Il gabbiano, in effetti, gli somigliava: faceva il bulletto e il falco, stufo di vederlo così sbuffone,  gli si lanciò addosso svolazzando tra gli occupanti della barca, sempre più agitati… mentre il mare dondolava più forte.

Ma siccome questa è una bella storia, capita che la capretta, con un calcio, butti giù dalla barca il cattivo.

Bene!!! Meglio!!!….. Però adesso senza l’uomo del motore CHI LI AVREBBE PORTATI A TERRA?

Ed è qui che arrivano gli uomini ”buoni” della Guardia Costiera che salvano persone e animali, lavano, puliscono e….. ricongiungono perché:

LA SALVEZZA E’ NELL’ AMORE

Noi abbiamo letto e drammatizzato questa bellissima storia e l’abbiamo voluto socializzare perché fornisce validi insegnamenti sul tema “immigrazione”. Abbiamo illustrato le parti del racconto con la tecnica del fumetto e realizzato delle “valigie”, simbolo della partenza, con materiale di riciclo e diversi contenuti.

 

Come lavoro finale abbiamo allestito , con tecniche diverse ed elementi tridimensionali, un cartellone che rappresenta il momento del”salvataggio” e quindi la vittoria del BENE sul MALE.

 

 

 

 

 

 

Dalla Redazione dell’I.C. Garibaldi- Paolo II di Salemi – Gibellina

classe V A e V B Scuola Primaria Plesso San Leonardo Salemi