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Il progetto ‘I valori dello Sport’ all’Istituto Maria Grazia Cutuli di Roma

Nella nostra scuola IC MARIA GRAZIA CUTULI di Roma, è molto importante l’insegnamento di valori, regole, lavoro di squadra, rispetto dei compagni e degli avversari, il saper perdere e non solo vincere nelle lezioni di Scienze Motorie. Ovviamente le classi prime svolgono lezioni e attività diverse dalle classi seconde e terze. In prima media si impara per esempio il gioco di palla rilanciata. A palla rilanciata si gioca in 9 e la rotazione è in senso orario. Le seconde medie praticano volley rilanciata e le terze medie praticano pallavolo.

Tutte le classi dell’Istituto si sfidano in un torneo annuale con tanto di coppa. Oltre questi sport si pratica molto anche l’atletica leggera, in particolare la corsa, ci si allena e si imparano 4 tipi di corse: le marce, le gare di resistenza, la corsa ad ostacoli e la corsa di velocità. Ogni anno gli studenti che si rivelano più veloci e resistenti partecipano a competizioni importanti insieme ad alunni di altre scuole di Roma. (Luana Santamarina 2^ D).

Il progetto “i giovani incontrano i campioni”

Il progetto, promosso dal Coni, amplifica e prosegue l’esperienza de “I Valori nello Sport” iniziata nell’anno scolastico 2005/06 nella provincia di Roma, estesa nel 2013/14 a livello regionale, che ha offerto a più di 100.000 studenti, negli anni, l’emozione di incontrare dei Campioni dello sport e di vivere e condividere con loro racconti ed esperienze.’ Il focus degli incontri è la narrazione dei campioni che raccontano le loro esperienze, le scelte, le emozioni, le scelte di vita, i valori che emergono dalle testimonianze dei campioni  sono evidenziate dalle domande poste dai ragazzi.

Attraverso questo progetto, si vuol far comprendere ai ragazzi le regole dello sport pulito, ma anche il fair play, il rispetto delle regole, l’impegno, la costanza, la tenacia, il sacrificio, e il non usare violenza ed inganno.

Questo progetto è nato soprattutto per incoraggiare e far capire come si possono raggiungere obiettivi anche molto importanti e dimostrare anche che praticare sport non dà solo la soddisfazione di “esserci riuscito”, ma ripaga anche a livello personale. Dal documento del Coni infatti leggiamo:

COSA vogliamo trasmettere

La lealtà del comportamento, il cui unico scopo è quello di raggiungere la massima espressione delle capacità naturali della persona;

Il rispetto delle regole;

La manifestazione ed il controllo di una sana competitività, che nulla ha a che fare con la violenza e l’inganno;

La solidarietà e l’amicizia tra praticanti, con il ricorso naturale e spontaneo al “fair play” ed al “self control”;

La capacità di scegliere e di adottare stili di vita anche non omologati a quelli dei coetanei;

Lo sport come integrazione di diverse culture, religioni, strati sociali, livelli d’istruzione e come coinvolgimento di tutti.

 Perché:

Raccontare attraverso esperienze vissute come si possono raggiungere obiettivi importanti, nel rispetto dei valori comunemente riconosciuti.

Affermare come l’orgoglio di “esserci riusciti” e la soddisfazione provata, siano appaganti anche a distanza di tempo.

Evidenziare che, oltre ad “esserci riusciti” la pratica sportiva ha dato giovamenti da ogni punto di vista: psicologico, fisico, ecc…, anche nel modo di affrontare e risolvere i problemi della vita.

 

La Pallamano spiegata da un ospite di eccezione

La pallamano è uno sport, sia femminile sia maschile, inventato in Germania nel 1915. È uno sport di squadra, infatti scendono in campo 14 atleti. Riprende caratteristiche della pallacanestro e del calcio. È lo sport indoor con il campo più grande. Viene definito “il più veloce sport con palla”, grazie anche a un regolamento che privilegia il dinamismo rispetto al tatticismo. Come detto è uno sport indoor, ma esiste la versione Beach Handball (outodoor).

Ogni squadra ha in campo 7 giocatori: un portiere e 6 giocatori di movimento: centrale, terzini, ali e pivot. In panchina sono presenti, a disposizione dell’allenatore, delle riserve fino al numero massimo di 9 giocatori, riserve che possono entrare in campo per sostituire un compagno in qualsiasi momento del gioco, dall’apposita zona di cambio. Il tiro d’inizio viene eseguito a centrocampo così come avviene la ripresa del gioco dopo ogni rete, da parte della squadra che l’ha subita, mentre i giocatori procedono verso la porta avversaria spostandosi in palleggio e con numerosi passaggi.

Il campo di gioco misura 40 m di lunghezza per 20 m di larghezza; la porta si trova al centro della linea di fondo e misura 2 m di altezza per 3 m di larghezza. L’area di porta ha forma semicircolare, delimitata da una linea che dista 6 m dalla porta. Parallela alla linea dell’area di porta, a una distanza di 3 m da essa, vi è la linea tratteggiata dei 9 metri (linea del tiro di punizione o tiro franco), a 7 m. dalla porta è posta la linea di tiro del rigore, lunga 1 metro, mentre a 4 m. dalla porta è posta la linea che segna il limite a cui il portiere può arrivare per parare il rigore. Il tiro in porta può essere effettuato solo dall’esterno dell’area di porta, né gli attaccanti né i difensori, ad eccezione del portiere, possono entrare nell’area di porta. L’ area di sostituzione è un rettangolo all’ esterno al rettangolo di gioco,dove siedono i giocatori in panchina. Le sostituzioni possono essere infinite.

Sono previsti 2 tempi di gioco di 30 minuti per gli incontri maschili e di 25 per quelli femminili, con 10 minuti di intervallo. In caso di parità sono previsti due tempi supplementari di 5 minuti ciascuno oppure 5 rigori. Per ogni tempo di gioco, ogni squadra può chiedere una sospensione della durata di 1 minuto. Nei casi di infrazioni principali l’arbitro assegna un tiro di punizione che viene eseguito dal punto in cui è stato commesso il fallo, con i difensori che devono stare ad almeno 3 metri di distanza. Se il fallo viene commesso nella zona tra i 6 e i 9 metri, il tiro di punizione viene eseguito dalla linea dei 9 metri. Nei casi più gravi, esclusi quelli indicati per il rigore, l’arbitro può espellere il giocatore dal campo per 2 minuti; dopo tre “rossi” di due minuti è prevista l’espulsione. Il rigore è un tiro in porta diretto eseguito dalla linea dei 7 metri, viene assegnato per falli gravi, per esempio, quando un giocatore ostacola un avversario durante un’azione di tiro in porta, un attaccante passa intenzionalmente la palla al proprio portiere, il portiere rientra nell’area di porta con la palla recuperata al di fuori dell’area stessa oppure esce dall’area con il possesso della palla. Durante il tiro di rigore il portiere può avanzare fino alla linea dei 4 metri. Le infrazioni principali sono: non si possono fare più di tre passi con la palla in mano; non si può tenere la palla in mano per più di 3 secondi senza palleggiare; doppio palleggio: una volta interrotto il palleggio non è possibile riprenderlo; non è ammesso colpire la palla volontariamente con i piedi; è vietato trattenere l’avversario, cinturarlo cioè cingerlo con le braccia o spingerlo, buttargli addosso la palla, colpirlo in maniera pericolosa; non è ammesso gettarsi sulla palla che rotola.

I ruoli principali sono: quello di Portiere: difende la porta dall’attacco avversario, utilizzando tutto il corpo; il Pivot: sta in posizione centrale con il compito di intercettare i palloni e andare al tiro; Il Centrale: imposta il gioco e supporta il pivot nelle azioni d’attacco; il Terzino: va spesso al tiro; l’Ala: gioca nelle fasce più esterne del campo.

La durata dell’incontro è:

-under 17, 19, 21 e prima squadra 2 tempi di 30 minuti con un intervallo di 10 minuti.

-under 13/15,2 tempi da 25 minuti e un intervallo da 10 minuti.

L’ obiettivo del gioco è realizzare il maggior numero di goal, effettuati con un tiro in porta e l’utilizzo delle mani. Per segnare a rete, è necessario realizzare un tiro che può essere effettuato in:

-doppio appoggio

-elevazione

-estensione

-tuffo

-sottomano

-pallonetto

-girella

-tiro Kempa

-tiro da sette metri

Nei tornei femminili e giovanili, è usato un pallone più piccolo e leggero. La squadra attaccante deve realizzare il goal senza entrare nell’area di difesa del portiere. In caso di tiro in corsa, il giocatore può saltare ma deve liberarsi del pallone prima di atterrare nell’area. Dopo che una squadra ha subito un goal, deve andare a rimettere in gioco la palla a centro campo, e i componenti della squadra devono essere dietro la linea di metà campo. La rimessa è possibile effettuarla anche in caso in cui ci siano degli avversari nella propria metà campo. Viene fischiato il fallo, nel momento in cui il giocatore tocca con i piedi la palla (fino all’ altezza delle ginocchia). La penalità comminate per i falli sono: -fallo dei nove metri; -tiro dai 7 metri. I falli commessi dai giocatori sono così sanzionabili: -ammonizione: l’ avvertimento impartito al giocatore reo di una scorrettezza; -espulsione: il giocatore che abbia ricevuto già tre sospensioni viene definitivamente espulso per il resto della gara, ma può essere rimpiazzato da un altro giocatore già dopo 2 minuti.

Il portiere non può ricevere un passaggio dal proprio compagno di squadra mentre si trova nella propria area. Deve indossare una divisa di colore diverso rispetto a quella dei compagni della sua squadra, in modo da essere riconosciuto dagli arbitri, svolge anche più funzioni, oltre a quella di difensore, che è il ruolo più importante, ma è anche un attaccante, dato che deve lanciare velocemente la palla ai compagni. Il portiere si interpone tra il tiratore e la porta in modo da chiudere l’angolo da tiro all’attaccante, non si lancia per prendere la palla, ma deve coprire la porta con i movimenti delle gambe e delle braccia.

Gli arbitri sono generalmente due, uno di campo è uno di area. Nei campionati giovanili, può esserci anche solo un arbitro.

 

L’incontro con Annagiulia Francesconi

 Il giorno 13/12/2018, è venuta, presso l’Istituto Comprensivo M. G. Cutuli, la campionessa di pallamano Annagiulia Francesconi. L’abbiamo accolta nella sala teatro dell’Istituto. La campionessa ha affermato che la sua lectio (cioè la lezione che ha tenuto per noi) è frutto del lavoro di quanti hanno organizzato e la supportano insieme ai responsabili del Coni.

Annagiulia ha 19 anni e ha cominciato a praticare questo sport all’età di 8; l’inizio è stato casuale, ricorda anche che quando ha cominciato era un po’ in carne. Dall’età di 8 anni ad oggi ci sono stati tanti sacrifici, rinunce, lavoro, perseveranza, e adesso  gioca in serie A; gira il mondo per disputare le partite con la propria squadra, contemporaneamente studia anche. L’atleta durante la sua adolescenza ha rinunciato ai piaceri e ai divertimenti più frivoli: le serate in discoteca, le uscite con gli amici e il fare tardi, le ore trascorse a fare nulla sui social, dato che le sue giornate erano organizzate tra scuola, compiti, allenamenti, partite, riposo. Ha così coltivato solo le amicizie importanti, dovendo rispettare regole, affinché i sacrifici portassero a risultati soddisfacenti. Ha anche conseguito la licenza liceale con un ottimo voto. Super!

Annagiulia si allena tutti i giorni e le domeniche ha le gare, durante l’estate  partecipa a varie manifestazioni. Dopo aver ascoltato, le regole del gioco, le caratteristiche di questo sport che abbiamo riportato sopra, non abbiamo potuto rinunciare a farle alcune domande e … chiedere l’autografo :-).

Ecco la piccola intervista fatta da noi:

-“Com’è stato il suo primo tiro in serie A?”

“Molto emozionante”

-“In futuro si vede come campionessa mondiale?”

“No, no, ma non si può sapere. Lavoro e vedremo”

-“È stato faticoso conciliare sport e scuola?”

“Non è stato un vero e proprio peso studiare allenarmi in verità, qualche sacrificio, sì”

-“Come mai questa passione?”

“Da piccola ero molto in carne e mia sorella che faceva la prima media aveva un insegnante che insegnava e faceva praticare ai suoi studenti la pallamano. Mia madre vedendo che si correva molto, mi mandò è da allora non ho più praticato nessun’altra attività fisica”

-“Quante ore al giorno si allena?”

“Mi alleno sette ore al giorno dal lunedì al venerdì”

Ad Annagiulia e a tutta la nazionale va il nostro in bocca al lupo!

 

Sterian Melissa Daniela, Antaluca Giulia Elisa, Savucci Alysia, Ferri Luigi, Gabriele Puntorieri

Professoressa Oriele Orlando

1^ E Scuola secondaria di primo grado I. C. M. G. Cutuli, Roma