Oro blu: 7 miti da sfatare sull’acqua

In questo articolo andremo a sfatare sette miti riguardanti l’acqua, il nostro bene più prezioso, in occasione del World Water Day 2019

di Daria Efficace

Lo scorso 22 marzo si è celebrato il World Water Day, la giornata mondiale dell’acqua che l’ONU ha indetto nel 1993 , dopo la Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 riguardante l’ambiente e lo sviluppo. Nel corso degli anni, il cosiddetto Oro Blu è stato circondato da molteplici miti, e in questo articolo andremo a sfatare 7 di queste tante e false leggende metropolitane.

1. L’acqua va bevuta lontano dai pasti. Questo non è assolutamente vero. Contrariamente a ciò, è ottimo bere l’acqua durante i pasti, in quanto favorisce i processi digestivi e migliora la consistenza degli alimenti ingeriti. Ovviamente, c’è un limite a questo, infatti, un eccessivo consumo di acqua può causare una diluizione dei succhi gastrici e un leggero rallentamento della digestione (nulla di grave)

2. L’acqua fa ingrassare. Questa affermazione è totalmente errata, se pensiamo al fatto che l’acqua è scientificamente considerata come un alimento privo di calorie

3. L’acqua gassata fa male. Al contrario di quanto si pensi, essa non provoca danni al nostro intestino ed è l’ideale per favorire la deglutizione e si conserva meglio. Spesso procura un leggero gonfiore alla pancia ed una sensazione di pienezza, ma, salvo patologie gravi, l’acqua gassata si può bere tranquillamente

4. L’acqua in bottiglia è meglio di quella del rubinetto. L’acqua di rubinetto viene sottoposta a continui controlli e ogni 6 mesi a una serie di approfondite analisi, mentre l’acqua imbottigliata viene controllata meno frequentemente

5. L’acqua con un elevato contenuto di sodio fa male: no, in quanto essa assorbe una percentuale di sodio relativamente inferiore rispetto a quella di altri alimenti

6. Bere tanta acqua aiuta a combattere la ritenzione idrica. In realtà, per prevenire la comparsa della ritenzione idrica è importante dosare le quantità di sale nei cibi

7. L’acqua ad alto contenuto di calcio accentua la formazione di calcoli renali. Le acque con un considerevole contenuto di calcio sono designate come ‘acque dure’, e costituiscono una protezione e una prevenzione dai calcoli renali. La predisposizione ad avere questo problema è dovuta ad un fattore ereditario e non al tipo di acqua che siamo soliti bere

In conclusione, non esiste un’acqua più salutare di un’altra. In generale, un’assunzione di acqua non eccessiva e costante migliora il funzionamento del nostro metabolismo e ci aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso