• Home
  • Blog
  • Articoli
  • “Il lavoro c’è ma i giovani non lo sanno”; CNA: scegliete quello che vi piace

“Il lavoro c’è ma i giovani non lo sanno”; CNA: scegliete quello che vi piace

Il paradosso: sia i ragazzi che le imprese cercano, ma manca il ‘match’

I giovani cercano lavoro. Le aziende cercano dipendenti. Nessuno ottiene ciò che vuole. È il fenomeno del ‘mismatch’, il disequilibrio tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, soprattutto nell’ambito della progettazione. Lo spiega da Claudio Pazzaglia, direttore Cna Bologna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa). Pazzaglia ne parla in un incontro a cui hanno partecipato anche Mauro Aleotti, titolare dell’azienda EOStech e presidente dell’Unione Produzione Cna Bologna e Luca Roversi, direttore dell’ente di formazione Cna Ecipar Bologna.

Il ricambio generazionale, spiegano, è un problema sempre più pressante al giorno d’oggi, a causa di una mancata organizzazione di concorsi statali in vari campi, dall’istruzione alla sanità. Così accade che i giovani non occupati si spostano all’estero per ottenere il posto di lavoro desiderato: è l’ormai famosa “fuga dei cervelli”. Inoltre, aggiungono, un’altra causa è il diverso orientamento dell’istruzione rispetto al percorso di studi richiesto dalle aziende: gli studenti, sottolineano i dirigenti di Cna, si diplomano o si specializzano in settori nei quali le imprese cercano poco o nulla. E ancora, i giovani tendono a preferire le grandi aziende, spesso ignorando che nelle piccole e medie imprese c’è altrettanta innovazione ed è possibile occuparsi di più fasi del processo lavorativo a differenza delle realtà più grandi, dove il lavoro è molto settoriale.

La sfida per risolvere questi problemi è, secondo Cna, ripartire dall’istruzione specializzata e dalla scuola, che può informare meglio i ragazzi sulla realtà lavorativa del territorio. Claudio Pazzaglia conclude rivolgendosi agli studenti: “Scegliete un lavoro che vi piace, non quello che vi dicono mamma e papà, perché un cittadino soddisfatto e che ha studiato quello che gli pare entra nel mondo del lavoro con un’indole diversa”.

Alessia Cannavò, Caterina Bita, Mamadi Kourouma