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Sporchi, vecchi e senza aria condizionata: i mezzi di Roma secondo i cittadini

ROMA – “L’ATAC sarà il fiore all’occhiello della città”  aveva affermato la sindaca Virginia Raggi al momento della propria elezione. Eppure, secondo quanto riscontrato dai cittadini romani in questi giorni, il sistema dei trasporti pubblici sembra essere carente sotto molti aspetti.
Giovedì 4 luglio, in tarda mattinata, i ragazzi che hanno preso parte alla summer school dell’agenzia di stampa DIRE sono andati in giro per Roma ad intervistare sui mezzi pubblici diversi cittadini per confrontarsi con la vox populi.
“L’autobus è in costante ritardo”, “l’igiene è scarsa”, “non c’è mai l’aria condizionata e il mezzo è sempre sovraffollato” queste sono state le risposte più frequenti.
Alla domanda “quand’è stata l’ultima volta che hai incontrato un controllore sull’autobus?” un ragazzo ha risposto di non averne mai trovato uno.
Non sono mancati i casi di persone che hanno attribuito la colpa del disordine ai “piani alti”, facendo riferimento a una presunta incapacità di gestione da parte della sindaca.Insomma, dalle risposte raccolte dai giovani inviati,  è stato riscontrato un forte malcontento generale.

                                                                                                                           

Nella stessa mattinata, i ragazzi hanno intervistato in redazione Riccardo Pagano, rappresentante del comitato MetroxRoma. “A Roma manca una rete infrastrutturale efficace-  dice Pagano – una rete metropolitana, tramviaria, di bus espressi, mancano insomma quelle che sono le strutture portanti del sistema della mobilità.” Pagano ha però aggiunto anche che sono in via di completamento numerosi nuovi progetti e che si farà il possibile per migliorare quelli che sono i difetti al momento più evidenti del sistema.

                                                                                                                               

In una città come Roma, nostra Capitale, all’interno della quale i servizi sono essenziali tanto per i residenti quanto per i 2 milioni di pendolari e per i 15 milioni di turisti, non è più accettabile che vengano utilizzati autobus di vecchia data (alcuni sono in circolo da 17 anni), senza controlli, poco igienici, ma soprattutto non sicuri.

Nel 2017 circa 60 sono stati i casi di autobus che hanno preso fuoco. Questo è un problema che non può essere ulteriormente ignorato dall’Atac, l’azienda dei trasporti romana che ogni giorno fa viaggiare solo il 63% dei bus che ha a disposizione.

Anche alla luce dell’incidente che il 27 giugno di quest’anno, a causa di un eccesso di velocità da parte dell’autista, ha coinvolto in via Nizza un autobus della linea 80 e una Smart bisognerebbe accendere un ulteriore campanello d’allarme e cercare di porre più attenzione sulla sicurezza dei trasporti romani.

All’interno di una società che ha sempre più bisogno di aiuto e allo stesso tempo non fa altro che lamentarsi, la soluzione non sarebbe forse smettere di dire e cominciare a fare?

 

di Samuele, Melisssa, Gabriele, Simone, Pietro, Arianna, Valentina, Riccardo, Elettra, Natalia e Alina

Gruppo trasporti – Summer school Roma