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Che cos’è l’astinenza? Qual è la definizione di dipendenza? Intervista a due dottoresse del SERD di Belluno

 

Il 16 maggio come attività finale di un progetto scolastico sul giornalismo abbiamo intervistato due dottoresse del SERD di Belluno. Come tema di questa intervista abbiamo scelto le dipendenze. Questo è ciò che abbiamo imparato.

Massimo: Qual è la definizione di dipendenza?
È una condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che richiedono il bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo con lo scopo di provare i suoi effetti psichici e di evitare il malessere della sua prestazione.

Filippo: Da cosa è caratterizzata una dipendenza? 
Una dipendenza è caratterizzata da sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici che indicano l’assunzione della sostanza.

Daniel: Quali sono gli effetti che provocano le sostanze? 
L’effetto dal punto di vista fisico e psicologico è talmente forte che mette in secondo piano i bisogni più importanti per cercare la sostanza, e diventa difficile trovare spazio per gli ambiti scolastici, lavorativi ecc. Inoltre la dipendenza comporta dei cambiamenti cerebrali che persistono anche dopo la disintossicazione.

Massimo: Quando ci si definisce dipendenti? 
Ci si può definire dipendenti quando il bisogno di assumere quella sostanza diventa incontrollato e rende difficile la vita e non si riesce a interromperne l’uso.

Filippo: Che cos’è l’astinenza? 
L’astinenza si ha quando il corpo incomincia a dare segni negativi e comportamenti instabili perché viene interrotto  l’uso della sostanza. E non si riesce a controllarne l’uso anche se si vorrebbe smettere.

Daniel: Come uscire da una dipendenza o come smettere? 
La dipendenza è una cosa molto seria e difficile da superare ma con l’aiuto delle persone è possibile uscirne, anche se non facilmente. Esistono anche centri appositi che forniscono assistenza per aiutare le persone con problemi riguardanti la dipendenza di tutti i generi.

Massimo: Che cosa comportano le droghe leggere in particolare alla nostra età ?
Spesso i ragazzi sottovalutano le droghe leggere ma alla vostra età il vostro cervello è più vulnerabile agli effetti delle droghe, leggere o  pesanti che siano, perché il vostro cervello non è ancora maturato completamente e le droghe non gli permettono di farlo fino in fondo. Inoltre anziché arricchirci ci impoveriscono mettendo da parte le nostre passioni e i nostri obbiettivi.

Filippo : Quali situazioni stimolano l’abuso di sostanze? 
Ci possono essere due motivi principali che sono: la ricerca del piacere fisico e psicologico, mentre l’altro è per stare meglio rispetto ai problemi che  la persona ha, infatti l’avvicinamento alle sostanze  distoglie dai problemi anche se poi se ne hanno più di prima. I motivi della creazione di una dipendenza si hanno prevalentemente in questo secondo caso.

Daniel: Cosa provocano fisicamente le sostanze che si assumono (le conseguenze reali?) 
Le conseguenze fisiche che le sostanze provocano sono le seguenti: diminuzione della capacità di prendere decisioni, alterazioni delle relazioni, difficoltà dell’apprendimento, difficoltà dell’autocontrollo.

Massimo: Quali sono le più diffuse? 
Oltre alle sostanze come l’eroina, la cannabis, ci sono le sostanze sintetiche, che vengono definite ricreative, ma che in realtà danneggiato l’organismo. Inoltre anche l’ alcool, che essendo legale, non significa che non sia pericoloso, perché  può comportare ugualmente dei rischi.

Filippo: Come non iniziare? E come smettere? 
Una persona che vive serena, che non ha grandi problemi, e che vive in relazione con altre  che nei momenti di difficoltà  aiutano, non è interessata ad assumere delle sostanze. Per cercare di smettere è necessaria molta fatica, motivazione personale e qualcuno che ti aiuti. Ma bisogna stare attenti  alle ricadute che sono molto frequenti perché la dipendenza appena superata è molto forte e bisogna starci attenti, quindi è meglio cercare di non cadere alla radice.

Grazie a questa intervista abbiamo appreso delle cose nuove sulle dipendenze e ci approcceremo a questo mondo con occhi diversi: le persone che soffrono di una qualsiasi dipendenza non vanno denigrate ma aiutate.

 

 

Massimo Rambaldi, Daniel Savi e Filippo Fusina