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LABORATORIO EUROPA: la partecipazione creativa dei giovani cittadini europei

Emma Tomassini, IG

Roma, 15 aprile – “Attraverso il progetto si è parlato di Europa unita con una pluralità di linguaggi: musica, teatro, burattini e narrazione giornalistica. E’ un percorso che rientra nel programma del consiglio regionale del Lazio – ha detto la responsabile del LABORATORIO EUROPA, professoressa Paola Spinelli – E’ necessario coniugare educazione e istruzione per avere una vera cittadinanza europea!”.
“La scuola dà valore aggiunto ai progetti. La collaborazione tra scuola e istituzioni è molto importante. La Comunità Europea si deve fondare su concetti come la pace e l‘integrazione” – è intervenuta l’Assessora alle politiche giovanili del II Municipio di Roma Capitale, Lucrezia Colmayer .
“Il percorso fatto sulla cittadinanza europea attraverso la formazione dei docenti, il progetto Erasmus per gli studenti. – ha sottolineato la vicepreside Rossella Berardi – risponde all’Agenda 2030 per fornire educazione di qualità e apprendimento per tutti. Le competenze non sono fisse ma dinamiche. L’educazione alla musica, all’arte e al teatro sono strumenti nuovi per affrontare il futuro”.

Mario Leone, vice direttore dell’Istituto Spinelli, ha illustrato la mostra fotografica sulla cittadinanza europea affissa alle pareti dell’Aula Teatro, “E’ un piccolo servizio informativo utile per conoscere come nasce la cittadinanza dall’antica Grecia ai nostri giorni. La nostra cittadinanza è il cardine della cittadinanza europea. Grazie ai trattati abbiamo la cittadinanza ma tocca a noi dare a questo concetto un significato e un contenuto concreto”.
Durante un pezzo dell’orchestra Junior della Sinopoli è stata proiettata l’immagine della signora Ursula Hirschmann, compagna di Altiero Spinelli. Ha lottato contro il fascismo. Ha realizzato il Manifesto di Ventotene per un’Europa libera e unita: “I confini non devono essere barriere”, “La lingua non può essere un ostacolo”. Ha fondato un’associazione di donne per l’Europa a Bruxelles. Fiona Pulaj, un’alunna, ha letto un brano tratto da “Noi senza patria” di Hirschmann.
“Noi siamo cittadini italiani ma al tempo stesso europei. Le due cittadinanze non sono in contrasto ma si rafforzano insieme – ha detto l’ospite d’onore, Beatrice Covassi, dal 1916 prima donna alla guida della Commissione Europea per la rappresentanza in Italia – Dobbiamo essere contenti di avere l’Europa perché ci ha garantito 70 anni di pace. Dobbiamo ricordarci dei diritti che l’Europa ci offre: possiamo viaggiare negli Stati membri, possiamo esprimere i nostri pensieri mentre in alcuni Paesi c’è addirittura la pena di morte per chi difende le proprie idee. L’Europa è un continente dove si vive bene. In Europa c’è la tutela dell’ambiente e del cibo. Tra le sfide che deve affrontare c’è quella delle immigrazioni di massa. Questo è un anno in cui si gioca il suo e il nostro futuro perché ci sono le elezioni europee”.
L’orchestra ha suonato dei brani irlandesi e scozzesi, popoli che hanno lottato per la loro indipendenza.
Spinelli ha aggiunto che è stato importante condividere il valore della cittadinanza europea con docenti e alunni impegnati in diverse tappe. Covassi si è detta molto rincuorata e gasata perché i ragazzi hanno le idee chiare a favore di un’Europa inclusiva che accoglie e rispetta tutti. “Siamo uniti nella diversità. Contenti di essere diversi ma con rispetto. La nuova Europa deve guardare ai giovani e deve essere un’Europa dell’ambiente sostenibile”.
Spinelli insieme a Mario Leone ha premiato i docenti e i ragazzi per la partecipazione attiva ed ha concluso: “il saper fare deve diventare saper essere per decidere il futuro”.Covassi 15.4.2019.JPG