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Al Consiglio Regionale del Lazio per la Festa dell’Europa.

Elena Marcucci, Viola Paglione, Ginevra Pupillo, Elisa Rinaldi,

Arianna Scurto, Emma Tomassini, IG

 

Le classi della Scuola Sinopoli di Roma, al termine di un percorso in cui il concetto di cittadinanza è stato protagonista, sono state invitate al Consiglio della Regione Lazio per partecipare alla Festa dell’Europa.

In apertura delle celebrazioni, il Consigliere Regionale, Alessandro Capriccioli, ha spiegato le finalità della Settimana della Cultura Europea: far conoscere le diverse idee sull’Europa.

Alcuni importanti rappresentanti delle università romane e laziali hanno sottolineato l’importanza della scuola come spazio in cui diffondere tra i giovani idee sull’apertura delle frontiere, sulla partecipazione e sulle funzioni dell’Europa unita in ambito istituzionale.

Anche i ragazzi delle scuole lì presenti hanno raccontato le loro diverse esperienze: una ragazza ha spiegato l’importanza e la bellezza di andare a studiare all’estero.

“Inizialmente, per noi ragazzi, la cittadinanza era una parola sconosciuta. Già dai primi mesi dell’anno, la nostra professoressa di Lettere, Paola Spinelli, ci ha insegnato cosa vuol dire essere cittadini attivi nella vita di tutti i giorni a partire dai singoli momenti scolastici – ha detto Emma, un’alunna dell’Istituto Sinopoli – poi, durante il laboratorio, Mauro Sarzi, burattinaio di antica generazione, è riuscito a farci comprendere meglio l’importanza di far parte di una comunità con dei semplici burattini realizzati sul momento con materiali poveri riciclati”. Alla fine del percorso sulla cittadinanza europea gli studenti della Sinopoli, seguendo i consigli di Mauro Sarzi, hanno realizzato dei burattini e messo in scena le loro storie sui temi della pace, dell’accoglienza, dell’uguaglianza, del lavoro e dell’ambiente. Il 15 aprile scorso, i ragazzi hanno presentato i loro lavori e, grazie a questa serie di incontri, hanno compreso che cosa vuol dire essere cittadini. “Non basta dirlo occorre dimostrarlo in ogni gesto, in ogni azione – ha detto Gabriele – cittadinanza attiva è informazione, conoscenza, consapevolezza e responsabilità, è cittadinanza europea”.

“È necessario che i giovani diano a questo concetto la giusta importanza”, ha esposto un’alunna della Sinopoli.

Alcuni ragazzi in pullman hanno continuato a riflettere sull’esperienza. “Interessante il discorso del professore universitario che ha raccontato l’Erasmus – ha detto una studentessa.

“L’episodio che mi ha entusiasmato di più è stato l’incoraggiamento dei presenti verso noi ragazzi così motivati a conoscere che tutti insieme miglioreremo il mondo”, ha ricordato Arianna.

Nella partecipazione ai vari eventi, i ragazzi hanno imparato ad andare “oltre” i propri doveri.

Per il momento, rispettandosi e rispettando gli altri, nel loro piccolo, sono diventati dei veri e propri cittadini attivi.

 

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