Gaetano Perricone, un giornalista “a testa alta”

Coraggio e libertà d’espressione, questi i valori che Gaetano Perricone ha trasmesso ai ragazzi della #DGSummer School Dire di Catania, al liceo scientifico ‘G. Galilei’ di Catania.

“Il giornalismo è una vocazione”. Ha esordito così il giornalista palermitano, raccontando la passione per l’informazione che lo ha spinto ad intraprendere questo mestiere nel ’78.

Già all’età di cinque, sedeva davanti la porta della sua casa, a Palermo, in attesa che l’edicolante portasse il quotidiano. Aspettava di odorare il profumo della carta stampata, un profumo che lo ha accompagnato durante tutta la sua carriera e che lo tiene, ancora oggi, legato alla sua vecchia macchina da scrivere, conservata come un cimelio d’altri tempi. “Il giornalismo, negli ultimi 40 anni, si è inevitabilmente evoluto, – afferma Perricone- ma alla base di questo cinico mestiere vi sono sempre la voglia di andare oltre e la curiosità di scoprire il mondo”.

Sono questi i sentimenti che lo hanno guidato nel suo percorso professionale, iniziato come giornalista d’inchiesta per “L’Ora” di Palermo. E’ qui che la sua carriera prende il largo con lo scoop del 1986 sul retroscena della cattura del primo capo di Cosa Nostra, Michele Greco. La lotta alla criminalità organizzata, ricca di imprevisti ed intimidazioni che, dichiara: “vanno affrontate a testa alta e schiena dritta”. Nel 1998 si trasferisce a Palermo e diventa responsabile dell’ufficio stampa del Parco dell’Etna. Promotore del vulcano e dei suoi valori, Perricone apre un blog www.ilvulcano.it dove racconta le storie del monte e riveste un ruolo fondamentale nella candidatura dell’Etna, come patrimonio dell’UNESCO. Riesce nel suo intento il 21 giugno 2013.

Oggi, Gaetano Perricone ha 63 anni ed è anche scrittore. Percorso intrapreso nel ’94 con il libro “La mia Etna”. Nel 2019 pubblica il suo secondo libro:“Diversamente nonno”, in cui mette in luce lo splendido rapporto con il nipote.

Una vita, la sua, dedicata all’accostamento di parole per narrare la realtà circostante, con quello spirito cinico che lo contraddistingue e che gli è stato compagno nelle tante avversità del suo mestiere.

Anna Di Franco, Tecla Pennisi, Antonio Munzone, Siria Morabito