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Letture sotto l’ombrellone Fabrizia Ponsiglione consiglia

RECENSIONE AMICA GENIALE:

TITOLO: l’amica geniale
AUTORE: Elena Ferrante
CASA EDITRICE: edizione e/o
DATA DI PUBLICAZIONE: ottobre 2011
PERSONAGGI PRINCIPALI:
famiglia Cerullo;
Fernando Cerullo,
Nunzia Cerullo,
Raffaella Cerullo(lila),
Rino Cerullo,
Rino, figlio di Lila
famiglia Greco;
Elena Greco(lenù),
Peppe, Elisa, Gianni,
il padre
la madre
PERSONAGGI SECONDARI:
famiglia Carraci(famiglia di don Achille)
famiglia Peluso(famiglia dell’ assassino di don Achille)
famiglia Cappuccio(famiglia della vedova)
famiglia Sarratore(famiglia del poeta e ferroviere)
famiglia Scanno(famiglia di fruttivendoli)
famiglia Solara(famiglia della pasticceria Solara e i più ricchi del rione)
famiglia Spagnuolo(famiglia del pasticciere dei Solara)
Gino, figlio del farmacista
Insegnanti; Ferraro, Oliviero, Gerace, Galiani

TIPO DI NARRATORE: in prima persona (racconta lenù)
BREVE RIASSUNTO: ci troviamo in un rione negli anni 50, qui molte famiglie si arrangiano con i pochi soldi che guadagnano praticando lavori umili e difficili. In un particolare quartiere abitava la famiglia Cerullo e la famiglia Greco, due famiglie con ampie differenze economiche. La famiglia Cerullo non ha molti soldi per mandare la più grande a scuola ,cioè Raffaella Cerullo, detta anche Lila, mentre quella Greco ha la fortuna di mandare Elena Greco a scuola. Le due bambine si conoscono alle elementari, unica scuola che la famiglia Cerullo poteva permettersi. Inizia la scuola e tra le due ragazze non nasce velocemente un buon rapporto ma dopo migliora e diventano più affiatate. Si iniziano a conoscere e l’amicizia tra le due diventa stupenda fino a quando non finiscono le elementari . Elena con l’obiettivo di avere buoni risultati riesce ad andare alla scuola media, mentre Lila combatte tutta l’estate per convincere anche i suoi genitori ma purtroppo non ci riesce. Quando iniziano le medie Lila non riuscendo ad andare a scuola inizia a prendere libri in prestito dalla biblioteca e a studiare latino. Passano i mesi e Lila è sempre un passo più avanti di Lenù, tanto che un giorno, avendo difficoltà ad imparare il latino, chiede aiuto a Lila, che le spiega come fare l’analisi logica, grammaticale e le versioni. Elena,grazie all’aiuto dell’amica, diventa la prima della classe, supera anche l’esame di terza media ma oramai per lei la scuola era conclusa. Una mattina incontra per strada la maestra Oliviero, insegnate delle elementari che aveva sempre creduto in lei, le domandò come andava a scuola, se era sempre la prima della classe e le chiese anche di Lila. Poi iniziarono anche a parlare del ginnasio, cosa completamente sconosciuta agli occhi di Elena, ma sapendo che non avrebbe continuato gli studi , la maestra decise di provare a convincere i genitori promettendo che non avrebbero speso un euro siccome i libri venivano gentilmente offerti da lei.
Lila invece combatte sempre più coraggiosamente per non lavorare come “scarparo” assieme al fratello e al padre ,sempre più violento quando gli si facevano proposte del genere, ma di andare a scuola ed imparare. Questo era il vero sogno di Lila che purtroppo non si era mai realizzato. Intanto Lila e Rino cominciarono ad arrendersi e a creare un nuovo tipo di scarpe che poi avrebbero venduto in tutto il mondo , guadagnando molti soldi, secondo loro. Così andava nel rione, famiglie fortunate come quella di Elena Greco e quelle più sfortunate come quella di Rafaella Cerullo. Ma nel frattempo però Lilia trova l’amore e le scarpe tanto desiderate da lei e il fratello, erano finalmente pronte . Riescono a venderle ai loro amici e capiscono che qualcosa nella loro vita finalmente comincia a cambiare.
TEMPO IN CUI SI SVOLGE L’AZIONE: anni 50/60
LUOGO: Napoli, rione
GENERE LETERARIO: realistico
GIUDIZIO PERSONALE: E’ un libro molto significativo perché parla di tanti temi coma la violenza, la prepotenza, l’ignoranza , la cattiveria, si racconta una vita di quegli anni difficile per le famiglie che spesso dovevano fare grandissimi sacrifici. Nel libro però c’è anche tanta passione, tanta voglia di raggiungere i propri obiettivi, c’ è la storia di una bella amicizia che supera tante difficoltà . Sicuramente non è un libro facilissimo da comprendere anche perché la violenza è molta e le parolacce numerose. Mi ha incuriosito molto capire come una volta le persone si adattavano ai pochi lavori spesso anche umili, come la scuola era da tutti i giovani molto desiderata, ma non tutti potevano permettersi di studiare perché poveri e dovevano aiutare le famiglie . Questo libro mi ha fatto capire quanto sono fortunata ad avere tutto ciò che ho e di non sottovalutarlo mai, ma soprattutto di credere sempre nei miei sogni perché un giorno li raggiungerò a testa alta.

FABRIZIA PONSIGLIONE 2A