Letture sotto l’ombrellone: Fabrizia consiglia

RECENSIONE DIARIO DI ANNE FRANK

TITOLO: diario di Anne Frank
AUTORE: Anne Frank, 1929-1944, periodo nazista-fascista
CASA EDITRICE: Newton Compton editori
DATA DI PUBLICAZIONE: 1947
PERONGGI PRINCIPALI: Anne Frank, famiglia di Anne Frank; Otto Frank(padre),Edith Frank(madre),Margot Frank(sorella),la famiglia van Pels nazisti(tedeschi), Kitty, Peter
PERSONAGGI SECONDARI: ex maestra di Anne, la famiglia, amici, ebrei catturati, ebrei uccisi, ebrei in trappola

BREVE RIASSUNTO: Anne Frank nacque a Francoforte nel 1929 da una famiglia ebraica, aveva una sorella Margot Frank che aveva pochi anni di differenza con lei. La sua famiglia viveva in modo tranquillo fino alla decisione del padre di trasferirsi, a causa della politica razziale della Germania, da Francoforte a Amsterdam. Anne, intanto, porta con se per tutto questo tempo un diario che le avevano regalato precedentemente al compleanno, dove scriverà tutte le sue giornate immaginando di raccontarle alla sua amica Kitty. Così per la famiglia Frank diventa sempre più complicato non farsi scoprire dai tedeschi ma per fortuna Otto Frank riesce a trovare un piccolo alloggio segreto nella fabbrica di spezie, dove resteranno per un po’ di tempo. Purtroppo, a seguito di una segnalazione spionistica, i 4 agosto del 1944 la famiglia Frank sarà soperta e arrestata. La famiglia verrà divisa in 2 fazioni, la prima composta dalla sorella e Anne, e la seconda dal padre e la madre. Le due bambine saranno portate a Bergen-Belsen dove verso febbraio-marzo moriranno di polmonite, come loro anche la mamma. L’unico che riesce a salvarsi sarà il padre che pubblicherà il diario di Anne nel 1947.
TEMPO IN CUI SI SVOLGE L’AZIONE: 1940-1945
LUOGO: Auschwitz
GENERE LETTERARIO: Storico

GIUDIZIO PERSONALE: Questo libro mi ha colpito molto perché leggere i racconti di una bambina che ha vissuto negli anni della guerra, in cui il terrore regnava sovrano, dove le persone solo per essere ebree rischiavano la vita, è davvero commovente. Ed è triste vedere come lei viveva le sue giornate sfogandosi attraverso il suo diario, e come trascorreva il tempo a sperare, sperare in una vita migliore, a rivedere la luce e vivere. Solo oggi ci rendiamo davvero conto dei limiti della cattiveria umana e noi dovremo sempre essere grati di quello che abbiamo, perché Anne non aveva niente a parte il suo diario e la speranza che regnava in se’. La storia ci insegna a non dimenticare, quindi non dimentichiamo quello che è accaduto anzi, facciamo di queste atrocità un tesoro per imparare a fare di meglio e non dimenticare mai.

FABRIZIA PONSIGLIONE 2A