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Osservatorio benessere – Non bisogna chiudersi in sé stessi, ma confidarsi e chiedere aiuto

 Ascoltare e sostenere i giovani per contrastare i comportamenti a rischio e promuovere i corretti stili di vita. E’ questo l’obiettivo dell’osservatorio che l’Agenzia di Stampa Dire, in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia di Roma, promuove su tutto il territorio nazionale nell’ambito delle collaborazioni con il Ministero della salute e il Ministero dell’Istruzione. Attività sul campo, indagini conoscitive, campagne di comunicazione, contenuti promossi dai ministeri competenti. Tutto questo lo troverete in questa sezione. Tra le tematiche affrontate l’uso di sostanze, le dipendenze, gli stili di vita, le abitudini alimentari, i comportamenti a rischio.

Lucrezia Dolzani – In questa intervista sono al centro gli argomenti del benessere e malessere interiore, il rapporto con Internet e i social network.

Quali sono le cose che si possono fare per uscire da una situazione d’infelicità?

Bisogna circondarsi di persone a te vicine: un amico, un genitore, un fratello …. e condividere questa situazione di disagio; non bisogna chiudersi in sé stessi, ma confidarsi e chiedere aiuto, per affidarsi al parere di chi ci sta aiutando e poter superare questo momento di disagio.

 

Quali sono i rischi se non la si affronta?

I rischi possono essere: perdere fiducia in sé stessi, non affrontare le proprie difficoltà, sviluppare una personalità poco determinata, fragile, una chiusura verso gli altri e essere incapaci di analizzare sé stessi.

 

A tuo avviso Internet e i social network possono influire sul proprio benessere interiore?

No, possono essere strumento di riflessione da condividere, ma comunque è una realtà virtuale. Per me il benessere interiore si ha in un confronto concreto tra individui.

 

Che ruolo ricopre Internet nella tua giornata tipo?

Lo utilizzo sul lavoro e se devo cercare qualcosa per svago o per cultura personale; per me Internet ha un ruolo marginale.

 

Quali sono le situazioni che ti fanno sentire bene?

Un sorriso, un abbraccio, il conversare con persone a cui voglio bene, il confrontarmi in maniera costruttiva con gli altri, sentire il rispetto e l’affetto di chi mi sta vicino. Anche la risata mi trasmette un senso di benessere.

 

Il soggetto intervistato con le sue risposte ci fa capire l’importanza di relazionarsi con chi è disponibile e disposto ad aiutare nel caso ci si trovi in difficoltà e/o in uno stato di infelicità. Per lui è molto importante relazionarsi e confrontarsi con gli altri, per questo non impegna molto del suo tempo su Internet e sui social dove manca la comunicazione verbale e il contatto reale con le persone.