Nel vasto abisso marino
sbraitano in silenzio i muti pesci.
Un solitario gabbiano osserva
occasionalmente
dall’alto della sua maestà.
Una gracile voce bisbiglia a squarciagola ai sordi pesci,
ma il mare attutisce ogni suono.
Impercettibile, discernibile e troppo distante è la costa per essere raggiunta.
Se solo il sonoro sussurro fosse ascoltato
si sarebbe ottenuto il tutto nel nulla.
Di questa squallida illusione si cullano gli impotenti
esseri sulla terra ferma, troppo discosti per essere uditi.
È straziante.
Prossima e raggiungibile è la costa agli animi risoluti.
Ma i pesci sono ciechi e ignari
e beffardi e superbi sono i gabbiani.
Alessia Frasca V D Liceo Artistico – Istituto “G. Carducci” – Comiso