IN RICORDO DEGLI ANGELI DI SAN GIULIANO DI PUGLIA.

 

VENAFRO
GIORNATA DELLA MEMORIA: DA VENAFRO A MONTERODUNI UN
SOLO GRIDO:”MAI PIU UNA TRAGEDIA COME QUELLA DI SAN
GIULIANO DI PUGLIA”. ALL’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO
“GIORDANO” SALGONO IN CATTEDRA I VIGILI DEL FUOCO
<<Mai più una tragedia come quella di San Giuliano di Puglia. Quei bambini e la loro maestra gridano ancora giustizia>>: da Venafro a Monteroduni un solo grido! Un messaggio forte in occasione della giornata della Memoria che si è celebrata in tutte le scuole molisane per ricordare le vittime innocenti di San Giuliano di Puglia. Momenti intensi, fatti di ricordi e testimonianze hanno caratterizzato la giornata speciale organizzata dalla Dirigente Scolastica Carmela Concilio insieme a tutto il corpo docente dei plessi di Venafro e Monteroduni. Interventi qualificati di esperti in materia di sicurezza e norme antisismiche. In cattedra sono saliti, tra gli altri, il vice comandante dei Vigili del Fuoco di Isernia, ingegnere Zotti, il geologo Vito La Banca, l’ingegnere responsabile della sicurezza del “Giordano” Andrea Girardi, i docenti Aldo Fiore, Pietro Brunetti, Riccardo Lancini, Luigi Petroni e Nicandro Cimino. Tra i contributi più toccanti, il video realizzato dai bambini e dagli studenti di Monteroduni e Venafro dal titolo “In memoria di San Giuliano di Puglia 31 ottobre 2019”. A Monteroduni gli incontri con il geologo la Banca e il professore Angelo Scarabeo hanno suscitato molto interesse, con tante domande dei piccoli studenti. <<Un’esperienza unica che va sicuramente ripetuta>>, è quanto hanno detto al termine della giornata le maestre del plesso di Monteroduni. <<Cos’è il terremoto?>>, intorno a questa domanda si è aperto il confronto tra gli “ospiti” e gli studenti dell’Omnicomprensivo “Antonio Giordano”. Cos’è il terremoto? La risposta degli esperti ha generato tante domande:<< Le rocce che formano la crosta terrestre subiscono continuamente giganteschi sforzi, che sono il risultato di lenti movimenti tra le grandi placche in cui è suddiviso lo strato più superficiale della terra. Quando gli sforzi superano il limite di resistenza delle rocce, queste si rompono all’improvviso liberando energia che si propaga, sotto forme di onde sismiche, dall’epicentro in tutte le direzioni, generando il terremoto>>. Gli studenti, poi, hanno preso con particolare interesse il fatto che <<dal 1900, ogni anno in media nel mondo si verificano 134 terremoti di magnitudo compreso tra 6.0 e i 6.9, 15 di magnitudo compresa tra 7.0 e 7.9, e 1 di magnitudo 8.0 o superiore>>. Sfatati tanti miti come quelli che dicono che << i terremoti sono prevedibili, tanti piccoli terremoti scongiurano uno grande, terremoti aumentati perché innescati dalle trivellazioni petrolifere, terremoti extraterrestri, i terremoti avvengono quando fa caldo, il
comportamento anomalo degli animali consente una previsione >>. Infine il pensiero a San Giuliano di Puglia, quella fu <<una giornata triste e piena di dolore perché queste ferite non si rimarginano: la tragedia di San Giuliano ci ha insegnato che non si può morire così. << A 17 anni dalla tragedia della scuola Jovine dove morirono 27 bambini e la loro maestra- hanno ripetuto ancora una volta gli studenti-, possiamo dire che San Giuliano ha insegnato poco o nulla. I dati del Miur, di Cittadinanzattiva e del Comitato Nazionale Scuole Sicure, evidenziano che 9 istituti su 10 non sono sicuri, addirittura alcune scuole non sono state neppure valutate sismicamente. E così, sono crollate scuole rifatte da poco(Amatrice), scuole di recente costruzione dichiarate inagibili, Monticelli, Ascoli. In queste zone, colpite di recente non ci sono stati morti solo per un caso, per un colpo di fortuna, perché le scuole erano chiuse. Ben quattro scosse di terremoto:<< se quelle scosse ci fossero state in giorni e orari scolastici, sarebbe stata un’ecatombe>>. Cosa ha insegnato San Giuliano di Puglia? Al di là dell’aspetto giudiziario, quello che sconcerta è che purtroppo quella tragedia non ha insegnato nulla, così come nulla ha insegnato la tragedia della casa dello studente a L’Aquila. Si dovrebbe fare un grande piano di messa in sicurezza del territorio che possa garantire ai bambini di andare a scuola sicuri, garantire agli automobilisti di attraversare i ponti sicuri, che possa garantire a chi vive sulla riva del mare di stare tranquillo anche in caso di maltempo e soprattutto tutelare chiese e patrimoni inestimabili del nostro territorio senza avere paura dell’alta marea che può danneggiare. Un Paese serio si preoccuperebbe di fare queste cose e di impedire altre tragedie come quella di San Giuliano.>>. Come hanno ripetuto all’unisono i relatori << Scuole sicure per tutti i bambini del mondo: l’appello lanciato da Venafro a Monterudini giunga forte e chiaro a chi ha ruoli di responsabilità a livello locale, regionale e nazionale.>>
Video in memoria delle vittime di San Giuliano di Puglia: https://www.youtube.com/watch?v=2cyxrE4Sotk&feature=youtu.be