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  • ‘Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.’ (Gianni Rodari)

‘Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.’ (Gianni Rodari)

Cari lettori, lo sapevate che:

  • nel mondo c’è tanta gente che soffre di cattiva alimentazione (fame, anoressia, obesità, binge eating disorder, night eating disorder);
  • il 16 ottobre 1945 è stata ideata dalla FAO la giornata mondiale dell’alimentazione?

Vi chiederete qual è il legame tra questi due argomenti, vero? Ma procediamo con ordine, cerchiamo di spiegarvi in modo chiaro e sintetico questi due punti nel nostro articolo.

In occasione della giornata mondiale per la fame nel mondo, l’ONU e la FAO propongono un tema, sempre correlato all’argomento principale, ma che analizza più in dettaglio alcuni aspetti del focus, quest’anno il tema è stato: ‘“Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un’alimentazione sana per un mondo #FameZero”, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 25 settembre 2015.

I dati nel rapporto globale ONU e le ricerche della Coldiretti Italia

L’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 è “porre fine alla fame, realizzare la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione, promuovere l’agricoltura sostenibile”, si vuole anche garantire i sistemi di produzione alimentare sostenibili, implementare lamantenendo gli ecosistemi integri e rafforzando la capacità di produttività, adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme: siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente il territorio e la qualità del suolo.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella risoluzione A/RES/70/259 “United Nations Decade of Action on Nutrition (2016-2025)” mira a promuovere azioni vigorose per porre fine alla fame e alla malnutrizione a livello mondiale e ad assicurare l’accesso universale a regimi alimentari più sani e sostenibili, per tutte le persone, ovunque esse vivano. Il rapporto informa che negli ultimi decenni, in seguito alla globalizzazione, all’urbanizzazione e all’aumento del reddito, le nostre diete e i nostri modelli alimentari sono radicalmente cambiati. Siamo passati da alimenti di stagione, soprattutto verdure e prodotti ricchi di fibre, a diete energetiche, ad elevato contenuto di amidi raffinati, zucchero, grassi, sale, prodotti trasformati, carne e altri alimenti di origine animale. Si cucina sempre meno in casa e i consumatori, in particolare nelle aree urbane, ricorrono con maggiore frequenza a supermercati, fast-food, cibi di strada e ristoranti da asporto. La combinazione di diete scorrette e stile di vita sedentario ha fatto impennare i tassi di obesità non solo nei Paesi sviluppati, ma anche nei Paesi a basso reddito, dove spesso coesistono tanto la fame quanto l’obesità. Oggi oltre 672 milioni di adulti e124 milioni di giovani tra i 5 e i 19 anni sono obesi, e oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni sono in sovrappeso, mentre oltre 800 milioni di persone soffrono la fame. Non basta. Un terzo degli alimenti prodotti sul nostro pianeta viene sprecato, si parla di 1,3 miliardi di tonnellate. Si è appurato che il sistema produttivo mondiale è in grado di fornire 2800 calorie medie giornaliere per ciascun abitante del pianeta, a fronte di un fabbisogno reale di 2550 calorie. In breve sebbene l’attuale capacità produttiva mondiale sia superiore al fabbisogno e quindi in grado, teoricamente, di soddisfare le esigenze alimentari del pianeta, anzi aumentano, le contraddizioni: oggi nel mondo una morte su cinque si può associare a diete di scarsa qualità e per ogni persona denutrita ne abbiamo una in sovrappeso. Ogni anno vengono sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, circa un terzo di tutto ciò che viene prodotto. Ciò significa che un terzo della superficie agricola viene utilizzata per la coltivare o allevare alimenti che andranno sprecati. Ciò riguarda soprattutto frutta e verdura, ma anche pesce, cereali, prodotti caseari e carne. Con il cibo sprecato si potrebbe sfamare quattro volte la popolazione denutrita stimata. Gli alimenti più deperibili e quindi più suscettibili di perdite lungo la filiera (frutta, verdura, semi, noci, latticini, carne e pesce) sono anche quelli più ricchi di sostanze nutritive.

Il resto dell’articolo, come di consueto per chi ci legge, lo abbiamo suddiviso in brevi paragrafi ed abbiamo usato tanti colori per sottolineare i concetti su cui richiamiamo l’attenzione. Eccovi l’indice:

LA FAO

Cos’è la FAO?

Quando è nata?

Perché è nata?

16 Ottobre 1945

Da chi è partita l’idea?

Qual è stato il primo tema?

I DISTURBI ALIMENTARI

Cosa sono?

Quali sono?

LA FAME NEL MONDO

Che cos’è la fame nel mondo ?

Dov’è?

Quali sono le cause?

Cosa possiamo fare?

Curiosità

 

FAO è l’acronimo di ”Food and Agriculture Organization” (organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura), l’agenzia delle Nazioni Unite in prima linea nella lotta contro la fame. La FAO il cui motto latino è Fiat Panis (che ci sia il pane), ha sede a Roma e si occupa di agricoltura e di produzione alimentare, specie per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo.

QUANDO È NATA ?

Nel 1943, quando la seconda guerra mondiale non era ancora finita, i rappresentanti di 44 paesi si riunirono nella cittadina di Hot Springs nello Stato americano della Virginia,e decisero di creare un organismo internazionale dedicato alla agricoltura e alle derrate alimentari.

PERCHE È NATA?

La FAO ha come obiettivo sconfiggere la fame nel mondo, modernizzare le tecniche agricole, cosi da favorire l’autosufficienza alimentare e la lotta contro i disastri naturali. Infatti il mondo produce abbastanza cibo per nutrire tutti, tuttavia 800 milioni di persone soffrono la fame.

16 OTTOBRE 1945

DA CHI È PARTTA L’IDEA?

Il 16 ottobre del 1945 è stata costituita ufficialmente, dopo vari tentativi, l’anno in cui finì la Seconda guerra mondiale. È stata fondata a Québec, nel Canada, dal 1951 la sua sede è stata trasferita da Washington a Roma presso il Palazzo FAO.

QUAL È STATO IL PRIMO TEMA ?

I temi sono diversi, di anno in anno, rispettando le emergenze e i tempi che si vivono vengono scelti, cambiando il focus  ogni anno dal 16 Ottobre 1981. Il primo tema è stato: “l’alimentazione prima di tutto” e lo stesso tema si è ripetuto nel 1982

I DISTURBI ALIMENTARI

COSA SONO?

I disturbi alimentari (DCA) colpiscono chiunque, ma soprattutto il genere femminile. Sono disturbi che colpiscono le persone che vivono nei Paesi ricchi.

Ai disturbi alimentari è legato un fattore psicologico e un complesso del controllo corporeo.

QUALI SONO ?

ANORESSIA NERVOSA

Una persona anoressica si vede eccessivamente grassa, ed il problema del peso diventa talmente importante da farle saltare i pasti, indurle il vomito, farle abusare di lassativi e diuretici; perseguendo l’ ideale di magrezza irraggiungibile. L’ anoressia attacca le funzioni vitali fino a conseguenze come insufficienza renale, osteoporosi, perdita di denti e capelli e, nei casi più gravi, la morte.

BULIMIA NERVOSA

Bulimia (fame da bue) si caratterizza con un’esasperata assunzione di cibo (in alcuni casi si arriva ad assumere migliaia di calorie in poche ore). Dopo le abbuffate si arriva a cercare di sbarazzarsi del cibo assunto tramite: vomito autoindotto o l’ uso di lassativi e diuretici. Si tratta di una vera e propria dipendenza.

BINGE EATING DISORDER

Il BINGE EATING DISORDER (BED) o (DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA).

Come a bulimia, si consumano grandissime quantità di cibo, ma non si espelle ciò che si ingerisce. Capita che dopo le abbuffate si digiuni per giorni interi e che si ricorra ad esercizi fisici molto intensi.

NIGHT EATING DISORDER

Si caratterizza per anoressia diurna e bulimia notturna.

 

COS’È LA FAME NEL MONDO?

2100, questo è il numero di calorie che, mediamente, ogni persona dovrebbe assumere ogni giorno per una vita sana. Nei paesi più poveri del mondo questo non è possibile . Si parla di fame quando una persona assume meno delle necessarie 2100 calorie giornaliere.

se assume meno di 2100 calorie al giorno ,il corpo umano comincia a rallentare le sue attività fisiche e mentali. Alla lunga ne risente anche il sistema immunitario. I più vulnerabili sono i bambini: la mal nutrizione è una delle principali cause della mortalità infantile nel mondo.

Quali sono i paesi più colpiti?

È una piaga dei paesi poveri come l’Africa e l’India, ma anche nei paesi ricchi possono esservi sacche di povertà. Anche nel nostro.

QUALI SONO LE CAUSE?

  • La trappola della povertà: chi vive in condizioni di povertà estrema non ha a disposizione i mezzi economici per procurarsi il cibo di cui avrebbe bisogno. È come una trappola da cui è difficile sfuggire.
  • Mancanza di investimento: nell’agricoltura: molti paesi del Terzo mondo non hanno a disposizione risorse economiche da investire nell’agricoltura. Come conseguenza, i trasporti costano troppo, non c’è possibilità di fare scorta di cibo, non ci sono fonti d’acqua sicure.
  • Clima e condizioni ambientali: disastri ambientali, calamità, inondazioni e siccità hanno delle conseguenze disastrose nei Paesi più poveri.
  • Guerre e conflitti: nel mondo ci sono quasi venti milioni di rifugiati. Persone che scappano da terre martoriate da guerre e conflitti. I conflitti distruggono completamente l’agricoltura e qualsiasi possibilità di produrre cibo.
  • Mercati instabili: soprattutto negli ultimi decenni, il prezzo degli alimenti è oscillato molto, l’instabilità dei prezzi e l’aumento degli stessi rende ancora più difficile l’approvvigionarsi del necessario. Questo rende difficile nutrirsi in maniera adeguata.
  • Spreco di cibo: per rendere l’idea, basterebbe dire che ogni anno i Paesi ricchi sprecano una quantità di cibo pari alla produzione alimentare della sola Africa subsahariana.

COSA POSSIAMO FARE?

Come possiamo risolvere il problema della fame del mondo? ci sono tante cose da fare:

  • Fermare la produzione di biocarburanti
  • promuovere l’agricoltura sostenibile
  • estirpare la piaga del land grabbing
  • fare in modo che anche le donne abbiano lo stesso diritto al lavoro degli uomini
  • bandire per sempre gli sprechi di cibo

Cinque punti che potrebbero essere riassunti in un solo grande obbiettivo: fare in modo che i Paesi   diventino autosufficienti.

Curiosità

Lo sapevi che anche i grandi autori si occupano in un certo senso della fame del mondo? Gianni Rodari, di cui si ricorda il centenario della sua nascita ha scritto una bellissima poesia sulla fame del mondo

Il giorno più bello della storia

S’io fossi un fornaio

vorrei cuocere un pane

così grande da sfamare

tutta, tutta la gente

che non ha da mangiare

Un pane più grande del Sole

dorato profumato

come le viole

Un pane così

verrebbero a mangiarlo

dall’India al Chilì

I poveri, i bambini

i vecchietti e gli uccellini

Sarà una data da studiare a  memoria

un giorno senza fame!

Il più bel giorno di tutta la storia.

Gianni Rodari

 

… mentre Jonathan Swift al riguardo scrisse: ‘I paesi poveri sono affamati, quelli ricchi sono prepotenti, e fame e orgoglio sono sempre in lite.

 

Credits foto: Onu Italia

Autrici dell’articolo le alunne della II B I. C. M. G. Cutuli – Roma:

Beatrice Iacobucci

Chiara Cataldo

Beatrice Ticconi

Prof.ssa Oriele Orlando