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Reporter per un giorno. Cyber-bullismo: la generazione dei “leoni da schermo”. A colloquio con Rudy Lucini

di Giulia Angerosa

Incontriamo Rudy Lucini, 52 anni, psicologo specializzato in cyber-bullismo, presso lo stand Asl3 al Salone Orientamento.
Spiega subito chiaramente il motivo per cui ha scelto questo lavoro: essere utile sia a se stesso, sia agli altri. Lucini racconta della difficoltà del suo mestiere e di quanto possano stupire persino lui stesso i casi che segue.

E’ presente allo stand della Asl 3 per un progetto riguardante il cyber-bullismo e per aiutare i ragazzi che ne subiscono gli effetti.

Spiega, inoltre, che secondo recenti statistiche circa il 20% della popolazione studentesca attuale è vittima di cyber-bullismo e si meraviglia di come questo fenomeno possa essere così frequente soprattutto tra i più piccoli, bambini frequentanti le elementari a cui viene attribuito, ingiustamente, odio su Internet per debolezze, amicizie, religione, etnia, disabilità, caratteristiche fisiche ecc… e di quanto possa essere importante il giudizio altrui nella giovane età. Basti pensare a come i social media influiscano molto anche sui personaggi pubblici che dibattono costantemente sul web.

La somministrazione di questionari sull’argomento agli studenti porta a definire , mediamente, una statistica di quante vittime di bullismo o cyber-bullismo ci siano in Liguria e di quanto possano variare i grafici in base al quartiere in cui si vive, alla condizione economica della propria famiglia, alle relazioni tra adolescenti ecc…

Il messaggio più importante di Lucini? Il fatto che “la parola è la miglior soluzione”: infatti egli sostiene che, soprattutto tra i più piccoli, si ha la tendenza a non riuscire a raccontare il proprio malessere e che questo sia il principale problema per cui il fenomeno del bullismo è sempre più diffuso.
Ad oggi il consultorio Asl accorre in aiuto proprio per garantire alle vittime di questi fenomeni un supporto, per aiutarli a superare una situazione di disagio quale può essere il bullismo; grazie ad un progetto recente, i consultori Asl tengono diversi incontri nelle scuole medie per invogliare gli studenti a parlare dei propri problemi.