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Italia-Francia: la nuova collaborazione nata grazie all’arte. Tutto merito di Leonardo da Vinci e Raffaello.

Il Louvre ospita sette opere d’arte di Leonardo da Vinci provenienti dall’Italia in cambio di cinque opere di Raffaello Sanzio e Gian Francesco Penni.

 

Il 2019 è un anno molto importante per la storia dell’arte: è infatti il cinquecentesimo anniversario della morte del grande genio di Leonardo da Vinci, mentre nel 2020 si celebrerà il cinquecentesimo anno dalla morte dell’artista urbinate. Ed è per questa ragione che l’Italia e la Francia hanno deciso di collaborare per rendere onore a questi grandi uomini, creando questo nuovo rapporto fondato e basato sulla cultura e sull’arte, non all’aspetto politico ed economico. 

Il ministro della Cultura Dario Franceschini e il suo omologo francese Franck Riester hanno firmato l’intesa tra Italia e Francia, durante una cerimonia che si è tenuta a Parigi il 24 settembre 2019. Sono partiti, quindi, per la Francia il famosissimo Uomo Vitruviano, simbolo delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ma anche La Scapigliata e lo Studio di paesaggio, conservato agli Uffizi

Queste opere sono esposte nell’ambito della grande mostra allestita all’interno del Louvre di Parigi che è stata inaugurata il 25 ottobre 2019. L’Italia, invece, avrà l’occasione di ospitare il ritratto di Baldassare Castiglione, l’Autoritratto con un amico e degli studi, tutte opere realizzate da Raffaello Sanzio, alle quali si aggiungono due studi di Giovan Francesco Penni, suo allievo. Tutte queste opere potranno essere ammirate in una mostra che verrà allestita il prossimo anno presso le scuderie del Quirinale di Roma. 

Sono in molti a pensare che l’Italia sia stata svantaggiata nella stipulazione di tale contratto, in quanto gli studi di Raffaello non sono paragonabili alle opere del grande Leonardo da Vinci: l’Uomo vitruviano e gli altri capolavori potrebbero rimanere in Francia addirittura per dieci anni. Altri invece tentano di evidenziare l’importanza di questa cooperazione fra Italia e Francia, schierate dalla stessa parte e legate tra di loro per merito dell’arte. Inoltre, questa potrebbe essere l’occasione di promuovere la cultura e il patrimonio storico e artistico della nazione italiana, seguendo le direttive dell’articolo 9 della nostra Costituzione

E’ importante sottolineare che, dopo le campagne militari in Italia da parte di Napoleone, avvenute in Italia fra il 1797 e il 1815, durante le quali vennero trasferite a Parigi diverse opere d’arte italiane, fra le due nazioni sia stato stipulato un accordo pacifico per quanto riguarda l’ambito artistico, quasi a ripercorrere idealmente le orme del Canova che, all’inizio del XIX secolo, riuscì a riportare in Italia circa la metà delle opere d’arte precedentemente trafugate dal Bonaparte.

 

Articolo di Linda Boscolo e Chiara Mini – Classe 5F