Assemblea d’istituto

Oggi al Liceo classico Dante Alighieri si è svolta l’assemblea d’istituto. Ecco l’intervista ad una ragazza.

Qual è il tema dell’assemblea?

“Il tema di questa assemblea è stato la lotta alla criminalità e alla mafia e i nostri rappresentanti hanno invitato anche un ospite per parlare di questo argomento.”

Chi era l’ospite?

“L’ospite era Don Luigi Merola, un prete di Napoli. Lui cerca di aiutare i ragazzi del quartiere Forcella a Napoli, che è un quartiere particolarmente malfamato in cui è presente un alto tasso di criminalità. Il suo obbiettivo è quello di toglierli dalla strada e di impedire che entrino in giri di spaccio. Ci ha raccontato, per esempio, di una volta in cui ha portato un ragazzo allo stadio per vedere una partita con lo scopo di allontanarlo, anche se per poco, dalla strada.”

Qual è il suo ruolo nell’istruzione di questi ragazzi?

“Lui è un professore di religione che si reca nelle scuole per parlare con i ragazzi, e ci ha raccontato alcune delle sue esperienze. Ci ha raccontato di una volta in cui è andato in una scuola e si è presentato alla preside, che però non lo ha appoggiato, sapendo che era un prete che diceva le cose in modo molto esplicito, e non voleva che parlasse troppo. Lui, dopo questo incontro, è andato in chiesa a pregare San Gennaro per chiedere che venisse in quella scuola una nuova preside, questa sua preghiera è stata esaudita ed è venuta una nuova dirigente che, contrariamente a quella che vi era prima, si è dimostrata più disponibile e lo ha appoggiato in questa iniziativa.”

Don luigi ha parlato di una villa, di che cosa tratta?

“È la villa di “bamboo”, che era di proprietà del boss Raffaele Brancaccio di Poggioreale, dove quest’ultimo vi teneva rinchiuso un leone. Dal 2007 questa villa fu affidata a Luigi Merola, che ha costruito nel giardino un campo da calcetto. In questa villa Don Merola opera con la sua fondazione “a voce d’ ‘e creature” e quindi accoglie dei bambini e dei ragazzi per farli giocare e farli divertire, peró allo stesso tempo anche per farli studiare, infatti nel video che ci ha mostrato si vede un professore di matematica.”

Per quanto riguarda la droga?

“Ha dato della sue opinioni riguardo a questa tematica e poi ci ha dato dei consigli. Ha usato la metafora “la droga è morte”, infatti un suo obbiettivo fondamentale è quello di cercare di salvare i giovani da giri di droga e spaccio. Ha detto che la vita è un dono di Dio e “solo uno scemo che ha una vita sana la distruggerebbe con la droga, considerando che ci sono persone che stanno male per motivi molto più gravi”. “

Riguardo a come viene trattata la mafia in televisione, come l’ha affrontato?

“Ha criticato molto duramente le trasmissioni televisive di Maria De Filippi e Barbara d’Urso, perché non trattano in maniera corretta questa tematica di fondamentale importanza. “

C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere?

“Don Merola ha sottolineato che è una sua priorità quella di rompere lo stereotipo del prete pedofilo. Ha detto che ovviamente esistono e questo è uno dei mali più grandi della chiesa, peró ci sono anche preti come lui, che si battono per cercare di contrastare la mafia, e ha citato per esempio Don Pino Puglisi, che operava nel quartiere Brancaccio di Palermo e che è stato ucciso dalla mafia. “

Come ti è sembrata quest’assemblea e che cosa ti ha colpito di più?

“Penso che sia stata un’assemblea molto ben riuscita, perché don Merola nei suoi discorsi è stato molto coinvolgente usando anche un linguaggio molto giovanile, accessibile e comprensibile. Mi ha colpito molto il suo coraggio la sua forza di volontà e rifletterò sul suo consiglio di studiare e di cercare di rapportarsi sempre alla cultura, perché il problema più grande dell’Italia è, come ha detto lui, l’ignoranza. “