Le sardine continuano a nuotare

di Valentina Cimino

Il movimento antileghista, dopo Bologna e Firenze, continua a marciare cantando l’inno di Mameli
Alla vigilia del Friday For Future del 29 novembre, 8.000 sardine si sono riunite in
piazza De Ferrari a Genova per protestare contro il leader leghista. La protesta, cominciata intorno le ore 18.00, si è dimostrata fin da subito attiva anche sul mondo dei social network, dove oltre 17 mila persone si erano dimostrano interessate all’evento.

Le sardine aumentano quando i presenti cominciano a cantare l’inno italiano. Appaiono scritte come ad ‘Genova non si Lega’  per istigare sostenitori e politici del partito di destra. Sul palco, a favore dei manifestanti, sale anche Don Paolo Farinella che con il suo discorso paragona l’esercizio dei politici
attuali ad un potere esercitato con dignità ed onore.

Durante queste manifestazioni, tra la folla non vi si trova nessuna bandiera o riferimenti a partiti politici, ma soltanto dei disegni di sardine di carta sventolati per aria. Le sardine sono usate come simbolo di questo nuovo movimento, poichè al suo debutto in piazza Maggiore a Bologna, la quale ospita al massimo 5.570 persone, i presenti erano ben 6.000 che essendo di più dei previsti sono rimasti stretti ed uniti come delle “sardine in scatola”.