Catania non si lega: le sardine migrano al sud

Sta spopolando sempre di più il movimento delle sardine antifasciste e antirazziste. Questa organizzazione ha raggiunto anche il sud Italia e a Catania si sono riuniti tutti giorno 7 dicembre 2019 alla Fontana dell’Amenano, nel cuore del centro storico di Catania.


“Manifestiamo a gran voce contro odio e violenza” e ”Catania non si lega”, alcuni dei cori più sentiti durante la manifestazione e tra slogan e striscioni erano più di 2000 le sardine scese in piazza a protestare. Invitavano i cittadini di Catania a partecipare sia in piazza che sui social. Le sardine, una
volta spostatesi in piazza Duomo, hanno continuato con innumerevoli cori e canzoni, tra cui, “Bella ciao”.

Una delle organizzatrici della rivolta è stata Irene Di Stefano che, con il microfono in mano, ha pronunciato queste parole: ”La vostra presenza così numerosa, spontanea e allegra, qui come nelle altre piazze che ci hanno preceduto, da Bologna a New York, penso che sia la risposta più bella a chi semina odio, a chi vuole tenerci divisi e aizzarci gli uni contro gli altri”. Parole agghiaccianti che smuovono migliaia di persone a protestare tutti assieme.

Le sardine nascono dichiaratamente come un movimento apartitico, ma certamente non si possono evitare discussioni riguardanti la politica ed, in particolare, Matteo Salvini.

Sono stati diversi i discorsi che ha fatto l’organizzatrice Di Stefano: ”Stasera, in questa piazza Duomo piena come non l’ho mai vista, ci incontriamo di persona, ci guardiamo negli occhi, stretti come sardine, corpo a corpo. Senza simboli o appartenenze partitiche, tutti accomunati dagli stessi valori, da principi umani universali”.

L’organizzatrice della manifestazione catanese ha, inoltre, spiegato come è stato organizzato l’evento, affermando che ci sono voluti dieci giorni per diffondere tutti i volantini da cui poi ritagliare la sagoma del pesce, trascrivere una frase sull’umanità, e scambiarlo tra i partecipanti.

Edoardo Celentano 3DSA