Dipendenti dallo smartphone, anche alla guida

Claudia Oliva, una giovane di 28 anni, è morta in un fosso, a causa di un incidente mentre era al telefono con il suo fidanzato. La ragazza, ha perso il controllo dell’auto finendo fuori strada, in un fosso poco visibile senza luce, in via Cristofoto Colombo a Roma. Come si è scoperto in seguito, a causa della diretta con suo fidanzato, intorno alle 3 del mattino. Il ragazzo che si trovava al telefono con lei ha sentito un tremendo rumore di lamiere. A quel punto ha immediatamente lanciato l’allarme chiedendo aiuto alla polizia. Dopo tre ore di ricerche la ragazza è stat trovata morta al posto di guida. Da una prima ricostruzione, è emerso che la ragazza avrebbe sbandato finendo con l’auto nel fosso in un punto che ha reso difficoltose le operazioni di soccorso. Da subito è emerso che lo smartphone è stato la causa dell’incidente.

Ormai utilizziamo il cellulare più di quanto sia necessario, una vera e propria nomofobia. Che cos’è? La nomofobia, detta anche la sindrome di disconnessione, descrive la paura di rimanere sconnessi dal contatto di rete. Secondo alcuni dati, il 57% delle persone controlla il telefono entro 22 minuti dal risveglio. I sindromi di questa dipendenza sono:

  • Ignorare le persone durante una conversazione;
  • Avere una tendenza al controllo ossessivo delle notifiche; –
  • Temere di perdere informazioni;
  • Manifestare malessere quando il cellulare è scarico o non ha linea;
  • Addormentarsi ogni sera con lo smartphone in mano;
  • Controllare le notifiche appena svegli.