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Alluvioni e Mareggiate a Genova: disastri ma anche buone pratiche.

di Simone Maragliano Classe 1 B

Da sempre Genova è interessata periodicamente da intensi fenomeni temporaleschi con piogge torrenziali e forti mareggiate che spesso sfociano in alluvioni. Le Istituzioni pubbliche coinvolte sono molteplici; in quest’intervista la dottoressa Notarnicola, assessora municipale presso il Municipio VIII medio levante e insegnante presso la scuola primaria Brignole Sale – alluvioni e mareggiate a Genova, ci  aiuta a capire come agiscono e racconta la sua esperienza sul territorio. 

Quali sono gli organi istituzionali coinvolti nelle allerte meteo?

Gli organi istituzionali coinvolti nelle allerte meteo sono il Comitato Comunale di Protezione Civile, costituito dal Sindaco con la presenza degli assessori e dei dirigenti competenti per materia. Il Comitato opera seguendo linee guida nazionali, indicate dal Dipartimento della Protezione Civile. Del Comitato fanno parte, fra gli altri, anche le aziende partecipate (Aster, Amiu, Amt, Iren), i Municipi,i  Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine, enti quali Ferrovie ed Autostrade, altre figure ed istituzioni che di volta in volta vengono coinvolte secondo le necessità. Inoltre il  Centro Operativo Comunale (Coc), che agisce in stretto coordinamento con il Ccs (Centro Coordinamento Soccorsi), costituito presso la Prefettura e si insedia in occasione di emergenze in fase acuta o di particolare gravità.

Ci sono studi che affermano che i cambiamenti climatici influenzano anche la frequenza delle alluvioni e l’intensità  delle mareggiate e che è urgente intervenire a livello mondiale con tutta una serie di programmi ambientali.  Il Comune, nel suo piccolo, quali opere  di ordinaria e straordinaria  manutenzione mette in atto  per cercare di prevenire eventuali danni causati da fenomeni meteorologici intensi? 

Il Comune per prevenire eventuali danni causati da piogge intense, alluvioni, vento e mareggiate predispone e programma  una serie di interventi ed attività  coinvolgendo le aziende partecipate.

Da più di dieci anni Amiu si occupa della pulizia delle caditoie (la manutenzione è svolta da Aster). In città sono oltre 70.000, con caratteristiche diverse: bocchette, griglie, bocche di lupo. Il loro corretto funzionamento viene mantenuto rimuovendo il materiale che si accumula all’interno, usando mezzi manuali o veicoli specifici. Per gestire questi particolari interventi, Amiu ha predisposto una logistica dedicata, operando secondo i criteri previsti dalla normativa per lo smaltimento dei materiali, solidi e liquidi, recuperati nelle fasi di pulizia. In questa attività sono impiegati 21 addetti e 17 diversi automezzi. Ciascun tombino è pulito da una a quattro volte l’anno, a seconda della tipologia e delle strade in cui si trova. Esiste inoltre un servizio di pronto intervento attivo 24 ore su 24, su segnalazione della Polizia Municipale e di altri enti preposti alla sorveglianza del territorio.

Amiu avvia ogni anno una manifestazione di interesse per affidare ad una cooperativa la raccolta differenziata dei rifiuti e di pulizia delle scogliere, dei moli e delle spiagge non date in concessione del litorale cittadino compreso tra Nervi e Vesima. Questo servizio non è previsto nel contratto di servizio di Amiu e quindi ha un costo aggiuntivo che va a gravare sul bilancio.

Inoltre  A.S.Ter. esegue manutenzione ordinaria del verde delle aree verdi di proprietà del Comune di Genova di superficie maggiore di 3000 mq, ovvero di quelle “chiuse” con recinzione. Si occupa inoltre di tutti gli alberi che insistono su aree di proprietà comunale, per un totale di circa 50.000 esemplari di cui oltre 7.000 stradali, effettuando interventi di varia natura quali potature, trattamenti, indagini fitostatiche, reimpianti e nuovi impianti.  Il diserbo dei marciapiedi, delle strade e degli spartitraffico, il contenimento degli arbusti a bordo strada fino a tre metri di altezza è competenza A.S.Ter. Tutte le altre aree verdi comunali sono di competenza dei municipi o di altri soggetti (patti di collaborazione o affido aree verdi a privati).

Aster, su sollecitazione dell’assessorato ai lavori pubblici e manutenzioni, ha deciso nel 2019 di accelerare l’apertura degli ultimi cinque cantieri del programma per la prevenzione del rischio idrogeologico, concludendo la pulizia dei rivi e dei torrenti a fine ottobre. L’azione di manutenzione consiste in gran parte nell’eliminazione della vegetazione infestante.

Come possono essere coinvolti i cittadini nell’ educazione ambientale ?

I cittadini hanno la possibilità in ogni municipio di sviluppare le seguenti attività di cittadinanza e responsabilità civica: adozione di aree verdi, aree verdi in affido,  patti di collaborazione per la manutenzione e la pulizia di giardini o aiuole o aree verdi o sgambatoi o spiagge,  corsi di formazione/ informazione a cura di Amiu per raccolta differenziata, raccolta umido, compostaggio, riciclo e riuso, attività di volontariato con Legambiente e associazioni del territorio, CIV.

Lo scorso anno Boccadasse e tutto il litorale ligure hanno subito ingenti danni a causa di una forte mareggiata. Lei si è impegnata attivamente per il ripristino del borgo, uno dei più belli di Italia. Quali sono i suoi ricordi dell’evento e a un anno di distanza?

La mareggiata del 29 ottobre 2018 è stata la peggiore degli ultimi 50 anni, con venti oltre i 50 chilometri orari e onde che hanno superato i 10 metri di altezza. La furia inaudita della natura si è scatenata su Boccadasse distruggendo parte del borgo, allagando abitazioni ed esercizi pubblici, provocando danni per circa 2 milioni di euro. Il 30 ottobre sono stata impegnata tutto il giorno per coordinare gli interventi dell’Area tecnica del Municipio, dei Vigili del Fuoco, della Polizia municipale, della Protezione civile, di Aster, Amiu e Croce Rossa e soprattutto di tanti volontari che hanno aiutato a ripulire in poche ore la spiaggia e la piazzetta delle barche (E. Bassano). Nei giorni seguenti c’è stata l’immediata richiesta della somma urgenza in Boccadasse a seguito degli eventi calamitosi del 29-30 ottobre. Sono state presentate mozioni in Comune e in Municipio per impegnare il Sindaco e la giunta ad attivarsi presso i competenti assessorati ed uffici comunali onde richiedere lo stanziamento di idonea somma al fine di procedere al ripristino del piazzale e dei muretti lato mare nel termine più celere possibile e, comunque, entro la primavera 2019. In totale sono stati previsti lavori per un valore complessivo di 1 milione e 300 mila euro finanziati con i fondi regionali per l’emergenza. Nell’attesa che il Governo erogasse i fondi, il Municipio ha provveduto a rifare le prime opere di manutenzione più urgenti e a recintare l’area di cantiere per la sicurezza. Tutte le opere di manutenzione ed il muro di cemento armato che è necessario per proteggere gli edifici pubblici e privati sono stati oggetto di studio della Soprintendenza. Il 18 di novembre dovevano riprendere i lavori, ma non è ancora stato possibile a causa delle allerte meteo e delle piogge intense.

Arpal e protezione civile hanno istituito un sistema di allerte meteo in base ai colori. Questo sistema è oggetto di critiche soprattutto sulla chiusura delle scuole? Come insegnante cosa consiglia alle famiglie in caso di allerta meteo?

Il Piano comunale di emergenza, redatto dal Settore Protezione Civile e Comunicazione Operativa del Comune di Genova, definisce le modalità e le procedure per l’attivazione e l’intervento in emergenza di tutte le  componenti del Sistema Comunale di Protezione Civile.

In caso di scenari  predefiniti di rischio cui potrebbe essere  soggetto il territorio viene emesso il Bollettino Comunale di Protezione Civile a cura del Coordinatore Emergenze di Protezione Civile e inviato con messaggio di posta elettronica e preavviso sintetico con SMS a: il sindaco; l’assessore delegato alla Protezione Civile; i membri del gruppo direttivo del COC ed i rispettivi sostituti ove previsti; i referenti del gruppo operativo del COC; i segretari generali dei municipi, in qualità di coordinatori degli UCM; la prefettura di Genova, la Regione Liguria, la Provincia di Genova; i comuni confinanti: Sant’Olcese, Ceranesi, Campomorone, Serra Riccò, Mignanego, Mele, Bogliasco, Bargagli, Davagna, Montoggio, Sori, Masone, Arenzano, Tiglieto, Bosio (AL), Sassello (SV); le strutture del Sistema Nazionale di Protezione Civile che ne facciano richiesta.

A loro volta, i destinatari della comunicazione contenuta nel Bollettino e nei suoi successivi aggiornamenti assicurano, a vario titolo e con diverso grado di responsabilità, una risposta tempestiva ed efficacemente commisurata al livello di rischio e alla gravità che lo scenario d’evento, previsto o in atto, può causare o sta causando alla popolazione o all’ambiente.

Sulla base di situazioni di rischio previste o in atto, individuate mediante la verifica dei relativi scenari, il gruppo direttivo del COC, propone, anche con il contributo di altre specifiche competenze interne ed esterne alla Civica Amministrazione, di esaminare e valutare l’opportunità di adozione di temporanei provvedimenti d’ordinanza di carattere preventivo, anche contingibili e/o urgenti, che la natura e la prevista dinamica dello scenario d’evento suggerisce.

Ad esempio Domenica 24 novembre, a seguito dell’allerta rossa terminata alle ore 12,  il COC ha provveduto a svolgere una verifica su tutti gli edifici scolastici della città e quindi  sono stati  allertati i Dirigenti Scolastici che hanno provveduto ad effettuare un sopralluogo con L’Area tecnica del Municipio. Solo dopo aver verificato l’agibilità delle scuole, il Sindaco ha disposto un’ordinanza comunale per la chiusura di due asili nido e due scuole d’infanzia perché inagibili. Le famiglie sono state avvisate già nel pomeriggio di domenica.

Ritengo che tutte le operazioni siano state effettuate nel pieno rispetto delle normative vigenti e con grande tutela della sicurezza dei bambini. Durante le allerte consiglio sempre di attenersi alle disposizioni della protezione civile, mantenendo un comportamento di autoprotezione.

E’ importante adottare , all’entrata in vigore dell’allerta, le seguenti misure di protezione:

  1. predisporre paratie a protezione dei locali al piano strada, chiudere le porte di cantine e seminterrati e salvaguardare i beni mobili che si trovano in locali allagabili;
  2. porre al sicuro i propri veicoli in zone non raggiungibili dall’allagamento;
  3. limitare gli spostamenti a esigenze di effettiva necessità;
  4. tenersi aggiornati sull’evolversi della situazione e prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle Autorità, da radio, tv e tutte le altre fonti di informazione. 

Quale attività propone ai suoi alunni per sensibilizzarli sui rischi in caso di alluvione?

Ogni insegnante può svolgere nel programma di educazione alla cittadinanza delle attività didattiche per informare gli studenti sui rischi in caso di alluvione, terremoto, etc.

Personalmente ritengo importante leggere i materiali informativi sul sito IO NON RISCHIO (noi abbiamo a scuola un libretto per ogni bambino) ed invitare i volontari della protezione civile che propongono interessanti progetti per le scuole. Esistono anche concorsi della protezione Civile a cui i bambini possono partecipare con degli elaborati (testi, disegni, video).

Io sono nata ad Alessandra, città tra due fiumi, il Tanaro ed il Bormida, che hanno provocato alcune gravissime esondazioni. Per questo motivo ritengo sia importante che i residenti, prima di polemizzare debbano essere più informati.  I comuni devono, quindi,  sviluppare una “cultura del rischio” per sensibilizzare i cittadini sui rischi naturali presenti sul territorio e renderli responsabili e attivi nella riduzione di tali rischi.

Ringrazio l’Assessore  per la disponibilità e  il tempo  che mi ha dedicato per  questa intervista ricca di informazioni utili per tutti i cittadini.