Coma funziona un’allerta meteo

di Davide Benvenuto 1B.

Oggi in Liguria si sente parlare spesso dell cambiamento climatico, visto che questa regione è una delle più colpite in Italia e proprio a causa di ciò il  numero di allerte meteo è aumentato consistentemente. Ma in pochi sanno nel dettaglio come esse funzionano. Per avere delle spiegazioni più approfondite su come le allerte funzionano ecco un’intervista all’assessore Luca Pittore del Comune di Sori, in provincia di Genova.

Il meteo è cambiato rispetto a un tempo?

Sì, infatti il numero di allerte meteo negli ultimi anni è aumentato e sono anche aumentate le piogge più intense e di conseguenza il territorio ha una capacità di assorbimento minore rispetto a prima.

Come nasce l’allerta e da chi è di diffusa?

Le allerte meteo nascono dalla protezione civile e dall’A.R.P.A.L., un ente che monitora il meteo e con ciò s’intende le piogge ma anche il mare e il vento. Quest’ultimo è una delle altre calamità che affligge la regione Liguria in maniera critica. l’ente, poi, dirama le allerte in base alla tipologia del fenomeno metereologico (pioggia, neve, vento…) e anche grazie a un piccolo bollettino meteo. Da qui il Comune, in collaborazione con la protezione civile deve mettere in atto delle procedure per salvaguardare i cittadini e il territorio.

Quali sono le differenze tra le varie allerte (gialla,arancione,rossa)?

L’allerta gialla serve per avvertire i cittadini che ci sarà una perturbazione più consistente e/o più duratura del normale, ma non suscita particolare attenzione. Mentre con l’allerta arancione sono indicate piogge particolarmente intense o anche mareggiate, come è successo il fine settimana del 23 e 24 novembre 2019. Con l’allerta arancione il Comune inizia anche a mobilitarsi sia per difendere il territorio sia per avvertire i cittadini privati di questo fenomeno. L’ultima in grado di pericolosità è l’allerta rossa, la quale prevede che le precipitazioni oltre ad essere molto intense saranno anche molto pericolose.

Che procedure adotta un Comune in base alle varie allerte?

Con l’allerta gialla un comune deve solamente monitorare il territorio; mentre con l’ allerta arancione e rossa il comune deve aprire il C.O.C. (Centro Operativo Comunale). Esso è un centro che normalmente viene aperto in una sala del Comune e deve sempre essere presenziato da una serie di categorie di personale e deve dare un supporto continuativo per quanto riguarda la popolazione e monitorare il territorio in maniera che non abbia subito dei danni e che non ci siano delle criticità. Esso inoltre deve informare la protezione civile sull’evolversi delle situazioni (come eventuali frane, innalzamento dell livello dei torrenti etc etc…). Il Comune manda questi dati ai vari enti come la protezione civile con vari report ufficiali in maniera che se ce ne fosse bisogno tali enti possano intervenire direttamente sul territorio o mandare un ulteriore avvertimento.

In caso di allerta arancione come si decide se tenere aperti gli edifici pubblici o no?

Dipende da comune a comune: alcuni comuni con l’allerta arancione si comportano come un’allerta rossa, quindi in automatico chiudono scuole, cimiteri, impianti sportivi, mercati etc etc… Altri invece valutano la situazione di volta in volta secondo la discrezionalità del sindaco insieme agli assessori. Molti comuni non pensano ai vari disagi che ciò comporta, per esempio, chiudendo le scuole dei bambini più piccoli loro devono rimanere a casa e non tutti hanno la fortuna di trovare qualcuno che riesca a controllare i propri figli.

Un altro grosso impegno lo prendono le società sportive, le quali scoprono dell’allerta arancione soltanto 3/4 ore prima del suo inizio, e ciò può essere un grande problema gestionale e anche economico per le associazioni stesse. In caso di allerta rossa sono addirittura le stesse federazioni sportive che annunciano la chiusura degli impianti.

Come ho già anticipato invece con l’allerta rossa tutti quanti i servizi vengo automaticamente chiusi.

In caso di bisogno, come può un privato cittadino contattare il comune?

Prima di tutto un cittadino scopre grazie ai vari enti già citati dell’apertura del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e dopo viene istituito un numero di telefono disponibile a chiunque per prendere contatto in caso di necessità e di emergenze. Con questo numero telefonico il cittadino può anche reperire delle informazioni o informare il comune con segnalazioni di possibili incidenti. Il numero del C.O.C. viene diffuso tramite media, come Facebook oppure in alcuni comuni pure tramite Whatsapp. Sempre con questi mezzi si viene a conoscenza della chiusura del C.O.C.

Come funziona il C.O.C?

Esso deve essere gestito 24 h/24 h nella sala apposita all’interno del municipio, quindi pure di notte se ce ne è bisogno. Nel C.O.C. ci sono diverse persone che lo compongono, esse sono: un operatore del comune, un vigile urbano, un geometra o architetto del comune e un amministratore del comune, quindi un assessore del comune o il sindaco oppure il vice sindaco. Nel caso il cittadino chiami il C.O.C. per aiuto o segnalare un danno vanno sul posto un operatore del comune, il tecnico e il vigile urbano.