ROSA O BLU – I ruoli di genere

Maschio o femmina.

Blu o rosa.

I bambini crescono con il blu ed i robot.

Le bambine crescono con il rosa, vietati i robot.

Le bambine crescono con il rosa e i fiori.

I bambini crescono con il blu, vietati i fiori.

Una piccola rosa coglie una margherita, “Ottimo!”.

Un piccolo blu coglie una margherita, “Gay.”.

Un piccolo blu si arrampica su un albero, “Forte!”.

Una piccola rosa si arrampica su un albero, “Maschiaccio.”.

Rosa cade, rosa viene consolata, riceve abbracci, le lacrime di rosa sono ammesse.

Blu cade, “Cresci un po’, sii un uomo, temprati! Non fare la femminuccia, blu.”, le lacrime di blu non sono ammesse.

I capelli di blu devono essere corti, quelli di rosa vengono lasciati crescere.

Rosa riceve bambole, blu riceve pistole giocattolo.

A rosa viene detto di dover essere carina.

A blu viene detto di dover essere muscoloso.

Scarpe di rosa, nessun laccio.

Scarpe di blu, nessun glitter.

Sia nelle gambe di blu che in quelle di rosa iniziano a crescere i peli.

A blu viene detto che sono virili.

A rosa viene detto di raderseli.

A blu viene mostrato il sangue, nei film d’azione, nei combattimenti, nei videogiochi.

Rosa invece sanguina ogni mese, le vien detto: “Sangue? Vergogna! Nascondilo.”.

Rosa scopre la lussuria, “Non va bene.”.

Blu scopre la lussuria, “Ottimo!”.

Blu viene chiamato seduttore, mentre rosa viene chiamata prostituta.

I blu si masturbano, le rosa peccano.

In caso contrario, blu viene chiamato fighetta, rosa prostituta.

A rosa viene detto di essere una signorina: non sputare, sudare o puzzare.

A blu viene detto di essere un uomo: non piangere e non chiedere aiuto.

A blu viene detto di crescere, a rosa viene detto di truccarsi.

A blu viene detto di essere forte, a rosa viene detto di rimanere giovane.

A blu viene detto di diventare ricco, a rosa viene detto di voler figli.

A blu viene detto che diverrà un calciatore, a rosa viene detto che sarà una ballerina.

A blu viene detto di mettere la camicia, a rosa viene detto di mettere la gonna.

A blu viene detto che spiega in modo saccente, a rosa viene detto che spettegola.

A blu viene detto che lui è il capo, a rosa viene detto che lei è dispotica.

A blu viene detto: “Questo fa di te un uomo”.

A rosa viene detto: “Questo fa di te una donna”.

I neonati però nascono nudi, privi di tutto ciò.

Benvenuti al mondo.

 

Estratto da uno dei video più completi e commoventi sugli stereotipi di genere, sulle gabbie mentali in cui l’essere umano viene rinchiuso sin dalla nascita.

Poesia di Hollie McNish e video di Jake Dypkahe, disponibile al seguente link: Pink or Blue

 

I RUOLI DI GENERE

Mai sentito parlare di ruoli di genere?

Per ruoli di genere si intende l’insieme delle norme e delle credenze che socialmente, e anche culturalmente, vengono associate ai concetti di maschile e di femminile.

Si tratta dei comportamenti, degli stereotipi e delle attitudini considerati propri di un dato genere.

Molto spesso, le società, partendo dai connotati biologici del nascituro, ne attribuiscono sin da subito il genere e ne assegnano ruoli e comportamenti, dimenticando semplicemente che si possano preferire comportamenti e attività che canonicamente apparterebbero ad un altro genere.

È infatti importante sottolineare come, nonostante la rigidità di alcuni contesti culturali, la natura umana sia varia e flessibile e che, di fatto, non esistano attività, interessi o caratteri esclusivamente maschili o femminili.

Educare i bambini in modo conforme a ciò che sono le attese in base al genere impedisce che essi abbiano uno sviluppo autonomo, autentico, libero, non permettendo loro di esprimere la propria personalità e le proprie capacità.

Le sovrastrutture culturali determinano la costruzione di vere e proprie gabbie di genere, stereotipi che, partendo dal colore, si riversano poi in ruoli codificati ed in funzioni sociali diverse.

Occorrerebbe incoraggiare sin da piccoli ad avere gusti e interessi autonomi, non indotti dalla società, la quale si arrocca su comportamenti ed idee stereotipate.

Dobbiamo smontare gli stereotipi affinché tutti si sentano liberi di diventare ciò che desiderano, di fare il lavoro e gli studi che più interessano loro, di avere pari opportunità, di vedere le differenze come una ricchezza e di avere ruoli non fissi e codificati, i quali sono stratificati e dettati in secoli di patriarcato.

Sempre più persone nel mondo devono essere consapevoli e non prigioniere di queste gabbie mentali in cui l’uomo viene rinchiuso sin dalla propria nascita.

Davvero vogliamo limitare la vita, la personalità ed i sentimenti di un essere umano a partire dai pregiudizi storici che creano aspettative su cosa siano, come si comportino e cosa sentano un uomo ed una donna?

 

 

Jdii Zakaria – 3^ F