Roma: i molisani protestano contro i tagli alla sanità

Gli studenti hanno colorato con cori e striscioni Montecitorio per manifestare contro le istituzioni. Presenti anche alcuni sindaci della regione.

Lunedì 16 dicembre 2019, “alto” e “basso” Molise si sono sentiti parte di un unico movimento per difendere i propri diritti. Ben otto pullman provenienti da diverse parti del Molise hanno “marciato” su Roma per proclamare il loro disaccordo con le nuove normative. Essi si sono appellati all’articolo 32 della nostra Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” . I corregionali hanno protestato per incidere sul fatto che non bisogna considerare la regione Molise come un quartiere di Roma (quindi con un unico ambulatorio), anche se il numero di abitanti è lo stesso. Tutti hanno chiesto modifiche al Piano operativo messo a punto dai commissari Giustini e Grossi che, sostengono, metterebbe a rischio la possibilità di accedere in tempi rapidi ai servizi sanitari e agli interventi salvavita. Questa protesta è servita per dimostrare alla capitale che i servizi sanitari devono rimanere attivi in quanto la regione si estende per un territorio abbastanza ampio. Inoltre i sindaci non si sono limitati a esporre le ragioni della manifestazione, ma hanno provveduto a richiedere un incontro con il Ministro della Salute per discutere riguardo la situazione. Ciò dimostra che i molisani non subiscono passivamente le ingiustizie, ma rispondono attivamente per far rispettare i propri diritti.