Il comune di Genova impegnato per un domani più ecologico

di Giorgia Mori 1B

Oggi è sempre più discusso e commentato il tema del cambiamento climatico e delle conseguenze che sta provocando e che provocherà al nostro pianeta. Grazie a diversi attivisti e campagne scolastiche su questo tema,  noi ragazzi ci stiamo sensibilizzando sull’argomento. La principale domanda che si pongono i giovani riguardo la situazione attuale è: “ma la generazione precedente alla nostra si rende conto della gravità della situazione? Adotta accortezze per un mondo più ecologico?”  Ma i quesiti non sono solo questi, ecco quindi che l’assessore all’ambiente del Comune di Genova, Matteo Campora, ha accettato di rispondere ad alcune domande su tematiche molto vicine a ciò di cui si occupa.

Cosa pensa riguardo agli scioperi ‘Friday for future’ indetti da Greta Thunberg? Secondo lei hanno un’ utilità? 

Si, hanno sicuramente un’utilità, da poco ho incontrato e a breve incontrerò nuovamente i ragazzi di ‘Friday for future’. Penso che tutte le iniziative che hanno la finalità  di sensibilizzare la popolazione su questo tema sono necessarie, garantiscono ai cittadini di comprendere meglio gli effetti dell’ inquinamento sul clima, argomento non più trascurabile.

Quali sono state o sono le principali conseguenze dirette che ha subito Genova a causa del clima?

I fenomeni più rilevanti, riguardo al maltempo, li abbiamo avuti da parte del mare e delle violente mareggiate degli anni passati, in particolare quella dell’autunno 2018, che ha provocato innumerevoli danni alle coste, ad attività balneari, spiagge, attività commerciali. Altri fenomeni, che hanno segnato l’arrivo del cambiamento climatico nella nostra città,  sono  l’aumento di piogge, che provoca allagamenti, data l’incapacità del terreno di assorbire l’acqua in tempi brevi e le trombe d’aria e marine.

Le istituzioni liguri, essendo a conoscenza della situazione, intendono agire agevolando la riduzione di emissioni dannose? Se sì in quale modo?

Il Comune di Genova ha firmato “il patto dei sindaci“, iniziativa a livello europeo, firmata da decine di sindaci, che si pone come obbiettivo quello della riduzione di emissioni inquinanti del 40% entro il 2030. Ogni anno vengono effettuate azioni per la riduzione di inquinamento; ciascuna di esse permette l’avanzamento della percentuale prefissata del 2030, attualmente la riduzione di emissioni della nostra città è del 18%. La Liguria ha adottato nel 2018 un sistema detto “piano dell’aria” che comprende un insieme di strategie finalizzate all’abbattimento dell’inquinamento, a loro volta i Comuni hanno dovuto  porre delle azioni, sulla base delle direttive regionali. Riguardo al Comune di Genova consistono in un’ ordinanza recente che prevede: il divieto d’accesso in una zona della città dei mezzi sopra l’ E(euro)2, la sostituzione di caldaie a basso impatto e, ancora in fase di lavorazione, l’elettrificazione delle banchine portuali.

Molti dei cittadini e commercianti si impegnano a ridurre, per quanto possibile, l’utilizzo di plastica non riciclabile sostituendola con carta o metallo. Quali sono, secondo lei, materiali alternativi o strategie per ridurla?

In primo luogo evitando l’acquisto di bottiglie d’acqua in plastica, usufruendo dell’acqua corrente che è perfettamente depurata e potabile, soprattutto nella nostra città: Genova è la città che possiede gli invasi più grandi sugli Appennini, quasi 80 milioni di metri cubi d’acqua, infatti non abbiamo mai avuto problemi di siccità. Abbiamo in previsione per il prossimo anno  di fare delle ordinanze individuando alcuni tratti di litorale, dove vorremmo vietare l’uso di plastica e di sigarette, per via dell’abbandono di mozziconi. Stiamo lavorando anche alle campagne di sensibilizzazione ed informazione nelle scuole e di recente presso il Porto antico sono stati installati dei “Seabin”, ossia secchi dell’ immondizia che catturano le microplastiche che i depuratori non riescono a selezionare, evitando che finiscano nel mare. 

In quanto genitore come si sente pensando a quello che potrebbe essere il futuro di suo figlio?

Io mi sento ottimista, penso che anche se limitato, abbiamo tutto il tempo e le possibilità per cambiare rotta. I mutamenti climatici sono sicuramente dovuti alle attività dell’uomo, ma anche a fatti che vanno al di là dell’ inquinamento come l’evoluzione  della Terra stessa, che cambia con il passare degli anni. Inoltre la vostra generazione è molto più sensibilizzata che la nostra e quella dei nostri genitori. Adesso, anche grazie alla tecnologia, molte criticità sono rimediabili con più facilità. Il passo più grande da fare è impegnarsi a cambiare stile di vita nella quotidianità.

Queste ultime parole ci fanno riflettere, l’assessore suggerisce di cambiare abitudini come singolo, questo pensiero è valido per varie situazioni. La forza della collettività può cambiare tanto ma ognuno nel suo piccolo deve fare qualcosa.