Bambini e tecnologia: no al blackout della fantasia

La tecnologia non deve provocare il blackout della fantasia, quindi siamo proprio sicuri che sia una scelta saggia quella di far crescere i nostri piccoli con delle baby-sitter digitali? Senza parlare poi dei rischi della sedentarietà…

di Noemi Proietti e Beatrice Quilli

Nel 1941 fu realizzato il primo computer, sono trascorsi circa ottanta anni. Quello che all’inizio poteva sembrare uno strumento solo per pochi, oggi è indispensabile per ognuno di noi, indipendentemente dall’età.

I ragazzi hanno una passione per i social, post e stories sono il loro pane quotidiano, gli adulti non possono farne a meno nella loro attività lavorativa, ma è giusto o sbagliato catapultare nel mondo virtuale anche i più piccoli?

Bambole, trenini e giochi di legno, un tempo attiravano l’attenzione dei bambini, oggi i loro occhi sono fissi su di uno schermo dove si susseguono immagini colorate, musiche di ogni genere e giochi interattivi.

Come tranquillizzare un bimbo che piange? Basta dargli il cellulare con il suo cartone animato preferito o la canzoncina che gli piace tanto ascoltare. Questo è uno dei metodi che utilizzano i genitori moderni, sempre di fretta e con mille impegni da gestire, dividendosi tra lavoro e famiglia.

Una mamma nella società di oggi è sempre più multi-tasking e mettere un bambino davanti ad uno schermo è una scorciatoia che permette di svolgere più commissioni contemporaneamente.

Se però questo tipo di comportamento si verifica spesso, le conseguenze negative sulla salute dei bambini possono essere molteplici. Il Ministero della Salute afferma infatti che il 21,3% di bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni è sovrappeso, mentre il 9,3% è obeso.

Una delle cause è proprio la sedentarietà dovuta all’eccessivo utilizzo dei dispositivi tecnologici: infatti il tempo libero anche i più piccoli lo trascorrono giocando con la play station o guardando la televisione.

Le passeggiate nel parco diventano sempre più rare e i loro occhi non si soffermano sulle bellezze reali della natura circostante, ma sono abituati a guardare immagini virtuali con effetti speciali. Ma cosa c’è di più bello di ammirare un arcobaleno dopo la pioggia o un tramonto sul mare?

La tecnologia ha privato i bambini della fantasia e dell’immaginazione: nessuno alza gli occhi per guardare un cielo stellato, basta un click e come per magia le stelle appaiono immediatamente sullo schermo…