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Scuola e famiglia: due pilastri per contrastare il bullismo

Il bullismo è sempre esistito, ma con i social media si è amplificato divenendo cyberbullismo. Il bullo è una persona che tratta male gli altri, compagni o coetanei, sia fisicamente che verbalmente, per sentirsi più forte. Di solito fa parte di un gruppo ed è aiutato dall’indifferenza di chi sta attorno che, per paura, non interviene in difesa della vittima.

La famiglia e la scuola, a mio avviso, sono due pilastri molto importanti sia per la vittima che per il bullo perché penso che chi si comporta così possa aver avuto gli stessi problemi o ne abbia in famiglia. La cosa giusta da fare per la vittima è non fare finta di nulla, cercare di difenderlo e raccontare agli adulti quello che succede e, nello stesso tempo, aiutare il bullo. Innanzitutto cercando di capire da dove derivi questo comportamento e fargli poi prendere consapevolezza che esiste un modo migliore di sentirsi grandi e importanti.

La scuola ha un ruolo importante in questo, considerato che è l’ambiente privilegiato nel quale si verificano questi episodi. I docenti e il dirigente scolastico devono vigilare e intervenire immediatamente, sensibilizzando la famiglia, coinvolgendola nel processo educativo e, insieme, usare tutte le risorse a disposizione per risolvere e prevenire il fenomeno.

Riccardo Sciortino 

I.C.S. “G.Verdi” (Palermo)- Classe  V A