AUSTRALIA, IL PAESE DIVORATO DAGLI INCENDI

Ormai già da alcuni mesi molte zone del territorio australiano stanno ardendo e si trovano intrappolate nelle fiamme. Quali sono le vere cause di questi incendi? Quanto questi incendi sono influenzati dal clima e quanto quest’ultimi influenzeranno l’ambiente?

Queste sono le domande più frequenti che l’intero mondo si sta ponendo in seguito agli incendi che si sono verificati da Ottobre 2019 ad oggi, che secondo alcune ricerche hanno raso al suolo circa 8 milioni di ettari di terreno. Nelle zone interessate dagli incendi (New South Wales, Victoria, Sud Australia e Queensland) molte persone hanno dovuto evacuare le loro case e altrettante sono preoccupate per la loro salute essendo diventata l’aria ormai irrespirabile, inquinata dalle emissioni di anidride carbonica; il cielo si è tinto di rosso e la popolazione australiana è costretta a indossare delle mascherine per non inalare polveri tossiche. Oltre alle persone gli incendi hanno colpito molte specie di animali provocandone l’estinzione di mezzo miliardo e costringendoli ad abbandonare il loro habitat naturale.

Le cause degli incendi sono di varia natura: la maggior parte di questi sono stati provocati da fulmini che hanno colpito le zone più aride e che si sono propagati a causa della siccità che sta caratterizzando l’estate 2020 in Australia (si sono infatti toccate punte di 49 gradi, un caldo da record che ha concesso al fenomeno di diffondersi ampliamente). La siccità e le temperature altissime, causate dal riscaldamento globale, (le temperature medie nell’ultimo anno sono state 2° in più) hanno facilitato gli incendi nelle foreste che sono diventate prede facilmente divorabili dalle fiamme; altri incendi sembrano invece essere dolosi, causati da piromani che sono stati indagati per aver acceso o alimentato le fiamme di alcuni incendi boschivi.

Secondo gli esperti del WWF oggi in natura sopravvivono circa 200.000 koala; se non verranno fermati la distruzione delle foreste e il riscaldamento globale, questi potrebbero scomparire dall’Australia orientale entro la seconda metà del secolo. Le vittime del riscaldamento globale però non sono solo i koala ma, ad esempio, la situazione dei dromedari e la decisione da parte della popolazione australiana di abbattere circa 10 mila esemplari, poiché la devastante siccità spinge quest’ultimi alla disperata ricerca di acqua presso gli insediamenti urbani.

L’Australia sta ardendo ormai da mesi e se vi chiedete per quale motivo nel 2020 ancora non si riesce a trovare una soluzione per spegnere gli incendi, la risposta è semplice: per estinguere un incendio è necessario eliminare il combustibile e il lancio di acqua e ritardanti dai mezzi aerei può solamente rallentare la combustione. Per estinguerli sono necessari quindi squadre di terra che però non possono lavorare in sicurezza data l’intensità eccessiva degli incendi. Per fortuna in Australia ci sono moltissime persone che si dedicano al volontariato, che usano il proprio tempo per salvare persone e animali in pericolose condizioni di vita e che hanno bisogno di cure e aiuto. La situazione si sta aggravando sempre di più e il contributo del singolo è necessario e fondamentale per limitare i danni che stanno comportando gli incendi, prima che la situazione diventi irreparabile. Oggi succede in Australia e agli animali del posto, un domani potrebbe succedere anche a noi.

Federico Di Carlo