Scuola Europa e ABA: insieme contro i disturbi alimentari

Mercoledì 8 gennaio 2020 abbiamo partecipato al primo di due incontri con una psicologa dell’Associazione Bulimia Anoressia ABA.

ABA è un’associazione che aiuta chi è affetto da Bulimia, Anoressia e Obesità psicogena. Viene fondata a Roma da Fabiola de Clercq, dove ha molta fama, e successivamente si trasferisce a Milano dove nel 1992 fonda una seconda sede di ABA. Ancora oggi Fabiola, che da adolescente ha avuto problemi di anoressia e bulimia, vive e lavora a Milano. Ha inoltre aperto numerosi centri in tutta Italia.                                                                                                        Nell’associazione lavorano psicoterapeuti, individuali e di gruppo, psichiatri, medici ed educatori che aiutano le persone con disturbi alimentari ad affrontare la propria sofferenza e a trattarla.

La psicologa che si è occupata di noi ci ha fatto sperimentare e partecipare a delle attività molto interattive e personali, che sono servite ad aprirci verso gli altri, ad ammettere e riconoscere i nostri difetti e capire che anche gli altri ne posseggono e a volte preferirebbero non averne.

La prima attività consisteva nello scrivere i propri difetti fisici all’interno di una sagoma su un cartellone, insieme a quelli degli altri. Nonostante a volte ci fosse un po’ di imbarazzo, abbiamo riempito la figura. Poi fuori dalla sagoma abbiamo scritto tutte le conseguenze di questi difetti, i sentimenti che ci portano a provare. Le parole che sono spiccate di più erano tristezza, vergogna e rabbia.

Abbiamo poi girato il cartellone e fatto un brainstorming sul cibo. Sono emersi dei pensieri che vedevano il mangiare non solo come un processo vitale, ma come un “amico” o uno sfogo. Infine ci siamo divisi in due gruppi e abbiamo preso parte a una scenetta, dove ognuno poteva barattare un proprio difetto per un proprio pregio. L’attività preferita dalla classe è stata la prima.

Abbiamo chiesto ad alcuni nostri compagni che cosa abbiano pensato di questo progetto e che cosa si aspettino dal prossimo incontro.                                                                                                                                                                    Sofia: “mi è piaciuto molto, perché ho capito che non devo aver paura di dire i miei difetti a voce alta. Dal prossimo incontro mi aspetto di scoprire più aspetti riguardo i disturbi alimentari”. Alessio: “è stato molto bello, l’ho trovato divertente e mi ha impressionato. La psicologa era molto simpatica, le attività interattive. Dal prossimo incontro mi aspetto di scoprire le cause dei disturbi alimentari.” Federica: “il progetto è stato inaspettatamente coinvolgente e mi sono divertita. La psicologa era molto gentile, le attività molto interessanti. Visto che nel prossimo incontro si parlerà di disturbi alimentari, mi aspetto di approfondire.” Tommaso: “è stato molto interessante, mi è piaciuta soprattutto l’ultima attività. La psicologa era molto gentile e ho avuto una bella esperienza. Al prossimo incontro credo che ci concentreremo sulla teoria, e che parleremo nel dettaglio dei disturbi alimentari.”

È importante trattare questi argomenti a scuola poiché si possono prevenire i disturbi alimentari e sensibilizzare i ragazzi per far capire che la bulimia, l’anoressia e l’obesità psicogena non sono una via di scampo.

Di Giulia Bedendo e Giulia Corda