Ucciso Soleimani: è guerra mondiale?

Il 3 gennaio 2020, a Bagdad, con il drone MQ-9(​​​​Il velivolo MQ-9A “Predator B”, costruito dalla General Atomics, è un Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) impiegato dall’Aeronautica Militare per svolgere missioni di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi, è stato ucciso il generale
iraniano Qasem Soleimani. Un attentato voluto dal presidente americano Donald Trump, come ha confermato dal suo account Twitter lo scorso 3 gennaio: “Il generale Qassem Soleimani è il responsabile della morte di migliaia di americani. Stava progettando di ucciderne molti altri. Non glielo abbiamo permesso…”.

L’opinione pubblica si è chiesta da dove sia partito il drone che ha ucciso Soleimani. Si è pensato che fosse partito dalla dalla base militare di Sigonella, in Sicilia, ma la notizia è stata smentita dalla Difesa. Lo stesso ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha rilasciato una dichiarazione su Facebook:  “Da qualche giorno- ha scritto- leggo false notizie sul fatto che il drone statunitense che ha colpito Soleimani in Iraq, sia partito dalle basi Nato italiane. È assolutamente falso”, e si presuppone che il drone sia partito dalla base militare americana irakena”.
Possiamo dire che è guerra aperta? Dopo pochi giorni dal uccisione del generale iraniano, esattamente mercoledì 8 Gennaio 2020 sono stati lanciati 12 missili dalla base iraniana alla base militare americana che si trova in Iraq. Ci sono stati circa 80 morti, ma nessun americano.

Ivan Bigi, III B Sa