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INTERVISTA AI VINCITORI DEL CONCORSO “PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI JUNIOR”

DAI UNA VOCE ALLA TERRA

Elisa intervista le sue amiche Damia e Flavia, tra le vincitrici del concorso letterario Più libri più liberi junior.

di Elisa Tendas

 

Ho avuto la fortuna di partecipare a questo bellissimo concorso e anche alla stupenda fiera della Nuvola.

E’ stata un’emozione grandissima perché, in fondo, quello che conta di questa esperienza è saper rispettare e amare la natura.

Ho fatto delle domande ad alcuni ragazzi che sono stati tra i sei vincitori del concorso Dai una voce alla Terra, il cui tema era quello di dar voce agli animali, messi in pericolo sempre più dai cambiamenti della natura causati dal comportamento dell’uomo. Le ragazze intervistate sono anche delle mie care amiche e, per questo, posso testimoniare che spesso hanno idee davvero piene di fantasie originali: Damia e Flavia.

Il loro racconto si intitola E se le città tornassero alberi. I protagonisti sono dei lupi, cacciati dall’uomo dai loro territori, ed un ragazzo che è in dubbio se uccidere la lupa, come gli ha ordinato suo padre, oppure se lasciarla vivere. Alla fine farà questa seconda scelta e dopo qualche anno, come aveva promesso alla lupa, riconsegnerà parte dei boschi agli animali e vieterà la caccia. Ora la lupa poteva morire serenamente.

1. Perchè avete scelto di mettere i lupi nel racconto?

Damia: Non lo so, sarà perché a me piacciono molto e adesso fa parte anche del nostro simbolo… E poi nella storia si parla di un pastore e quindi secondo me era ottimale andare ad assecondare questo tema per arricchire la trama….

Flavia: Abbiamo scelto di inserire i lupi nel nostro racconto perché erano tra le specie in estinzione in Italia. Sulle alpi non ce ne erano più e sugli Appennini solo pochi esemplari. Ora sono protetti e dal centro Italia hanno ripopolato le montagne del nord. Essendo una specie che soffre molto della distruzione del nostro habitat.

2. E’stato difficile lavorare in tre?

Damia: In realtà no. Probabilmente è stato anche più semplice di quanto potrebbe esserlo in uno…. E poi ci servivano diverse idee per arricchire il racconto e anche qualcuno che le mettesse in ordine. In più ci siamo anche divertiti e credo che in questo modo un racconto che poteva essere stancante e deprimente, è stato anche molto divertente.

Flavia: No, non è stato difficile soprattutto perché ci siamo aiutati a vicenda e anche perché, insieme, abbiamo reso divertente un compito non sicuramente semplice.

3. Come vi è venuto in mente di fare questo tipo di racconto?

Damia: C’è venuto in mente nell’ora di storia. Inizialmente non lo volevamo neanche fare, poi però mi è venuta un’idea e l’abbiamo fatto diventare il racconto che adesso si legge.

Flavia: Abbiamo provato a pensare con la mente di un lupo impaurito e cacciato dal suo habitat.

 

4. C’è un messaggio che volevate trasmettere? Quale?

Damia: Volevamo trasmettere la disperazione degli animali nel guardarci rubare di volta in volta territori e vite e la loro determinazione nel continuare a vivere o cercare vie di fuga… Volevamo anche trasmettere l’ingenuità umana che spesso porta ad una ceca rabbia insensata, più distrutta che altro. Infine volevamo trasmettere il bisogno di fare qualcosa per aiutare, affinché le parole amare della lupa non siano inutili.

Flavia: Distruggendo oggi l’habitat degli animali provochiamo danni a volte irreparabili che ricadranno inevitabilmente contro di noi.

5. Che emozioni avete provato quando vi è stato riferito di essere tra i vincitori? E durante la premiazione?

Damia: Quando ci hanno informato che eravamo riusciti a vincere ero in estasi, a breve urlavo dalla gioia e, quando siamo saliti sul palco, sono stata davvero felice di aver partecipato, e lo sono ancora, in più sono veramente orgogliosa e quindi spero sia piaciuto a tutti…

Flavia: E’stato magnifico! Ci siamo detti… siamo dei maghi. Troppo complicato da spiegare… in una sola parola “emozionatissima”.

6. Vi è piaciuta la fiera dei libri?

Damia: Sì, tantissimo, quanti libri!! E poi ho trovato una nuova serie che sembra molto interessante, non vedo l’ora di finirla (anche se così poi non vedrò l’ora di avere il nuovo libro della serie); in più c’erano di tutti i tipi e ad un certo punto mi hanno dovuto portare via a forza da un punto quando ho visto alcuni libri di una serie che mi piaceva.

Flavia: Sì, anche la fiera molto bella, ma soprattutto è stato divertente, fantastico entrare nella nuvola!

 

La mia amica Damia ha deciso, poi, di regalarmi qualche chicca molto divertente:

  1. Tecnicamente parlando la lupa avrebbe dovuto parlare in rima !
  2. Mia madre continua a dire che la lupa, in realtà, è una volpe …. (è una lupa).
  3. In questo racconto c’è una strana somiglianza con Global Warming, (l’altro racconto scritto con Flavia e Federico), sfido a trovarla e non so se c’è più di una somiglianza …
  4. La radura dove la lupa va per morire è quella in cui il ragazzo e la lupa parlano.