Intervista alla fermata del’autobus

Di Giada Petretto

Abbiamo intervistato una donna che si trovava in fermata da piu di 40 minuti e sentite cosa ci ha raccontato:

I: Buongiorno signora, le vorremo fare delle domande in merito al traffico e sul perché utilizzi mezzi pubblici quotidianamente.

A: Salve, il traffico di Roma è straziante e lo è molto di piu trascorrere ore e ore nel bel mezzo del traffico per raggiungere una determinata meta. Ed è principalmente per questa motivazione che utilizzo maggiormente i mezzi pubblici, anche se non trovo anch’esso una buona alternativa.

I: Come mai?

A: Beh… è piu di tre quarti d’ora che sono in fermata e l’auto non è ancora arrivato. Ho controllato ripetutamente l’applicazione che informa sul tempo di attesa e nonostante mi segnalasse che sarebbe arrivato entro una decina di minuti, sono ancora qui dopo mezz’ora e dell’auto nessuna traccia.

I: E cosa ne pensa di questa situazione?

A: Penso che sia una delle problematiche da risolvere nell’immediato poiché molte persone che non dispongono automobili, ogni mattina necessitano di queste vetture per raggiungere il posto di lavoro e il fatto di dover arrivare in ritardo per una mancata puntualità del mezzo lo trovo veramente oltraggioso.

I: Lei quale pensa sia la causa di questa mancata puntualità?

A: Purtroppo molto spesso queste vetture si rompono o addirittura prendono a fuoco e ciò porta ad un calo di vetture disponibili, di conseguenza molte corse vengono soppresse.

I: Come crede si possa risolvere questa situazione?

A: Credo che bisognerebbe come prima cosa comperare vetture nuove e diminuire fatti sgradevoli nel momento in cui, durante la corsa, vetture vecchie si rompano e i passeggeri siano costretti a percorrere il tratto mancante a piedi o aspettare l’autobus successivo.

I: Ok, le sue soluzioni sono chiare, ha qualche aneddoto da raccontare?

A: Si, come dimenticare quando qualche anno fa arrivai al lavoro un ora prima di quando avrei dovuto finire il mio turno!

Qualche anno fa, dopo aver aspettato per un’ora abbondante, finalmente arrivò l’autobus. Salii velocemente, si chiusero le porte e un istante dopo eravamo già in movimento; cercai di raggiungere gli ultimi posti a sedere vuoti, quando sentimmo un boato enorme che proveniva dal fondo dell’autobus. Mi girai di colpo e vidi una grossa nuvola di fumo, gente che gridava e fiamme che in un istante diventarono altissime; scesi subito e iniziai ad allontanarmi per paura. Fu cosi che feci un pezzo di strada a piedi fino ad arrivare alla fermata successiva, nella quale avrei aspettato un altro autobus. Ecco, questo per dire che fatti di questo genere possono anche provocare feriti e non soltanto dei semplici ritardi.

I: La ringrazio per la sua testimonianza e spero che arrivi presto l’autobus!