La musica Trap: gli adulti sanno cos’è?

Se chiedessimo ad un gruppo di adolescenti qual è il genere musicale preferito, risponderebbero sicuramente la Trap.
Ma che cos’è la Trap? Perché ha tutto questo successo tra i giovani? Ma soprattutto, perché la maggior parte dei genitori cerca di allontanare i propri figli da questo genere?
Ho intervistato una donna di 36 anni per avere la sua opinione al riguardo, 10 domande con lo scopo di conoscere il suo punto di vista.

Sai cos’è la cosiddetta “Trap”?
Mah, guarda, so che la Trap è un genere musicale che sta attualmente spopolando tra i giovani. Però, se ti devo dire la verità, non so altro perché non mi interessa molto.

Essendo un genere che va molto di moda tra i ragazzi, anche molto giovani, secondo te può essere un mezzo che può trasmettere dei valori?
Mi è capitato di ascoltare alcune canzoni, e da quello che ho sentito credo che sia il genere più sbagliato per dare un insegnamento ai giovani. Dalle poche canzoni che ho ascoltato, mi è sembrato che il tema principale fosse la droga. Quindi penso che non possa dare nessun tipo di “insegnamento”.

Secondo te, perché i genitori vietano ai propri figli di ascoltare la Trap?
Secondo me i genitori cercano di proteggere i propri figli. Quindi se la musica che questi ultimi ascoltano ha come tema principale quasi sempre l’utilizzo di sostanze stupefacenti se non addirittura l’istigazione all’utilizzo delle stesse, ovviamente i genitori cercano di evitare che possano prendere come esempio gli autori delle canzoni che per loro sono degli esempi da imitare.

C’è chi l’ha definita come “musica del futuro” e chi crede che sia solo un fenomeno di passaggio. Secondo te, questo genere permarrà nel tempo o durerà come “un gatto in tangenziale”?
Sinceramente, credo che, considerando il grande successo che ha riscontrato tra i giovani e la mole di persone che la ascoltano, questo genere rimarrà per tanto tempo.

Credi che tutti i cosiddetti “trapper” abbiano la vita che raccontano nelle canzoni? Secondo me, ci sono alcuni trapper che ammettono di avere la stessa vita che espongono nei loro testi e altri chi si nascondono dietro al personaggio.

Perché questo genere musicale è tanto amato dagli adolescenti?
La caratteristica della musica Trap è il suono ossessivo e ripetitivo e l’utilizzo dell’Autotune, uno strumento che conferisce alla voce un suono metallico e che permette di correggere l’intonazione e mascherare alcuni errori. Questo provoca una sorta di “ipnosi” e di alienazione dalla realtà che nell’adolescenza è tipica.

Mentre negli Stat Uniti, dove nasce la Trap, i testi parlano solo ed esclusivamente di droga, in Italia si parla anche di altro come ad esempio la vita dell’autore e le delusioni oppure la solitudine che indica la voglia di aggregarsi a prescindere dalla provenienza. Credi che questa differenza sia positiva per la musica Trap?
Personalmente, credo che sia un punto a favore della stessa. Credo che parlando dei problemi della vita che hanno passato gli autori e come ne sono usciti possa essere di aiuto agli ascoltatori che stanno passando la stessa situazione.

Pensi che i giovani si possano far trascinare dai testi delle canzoni oppure riescano a riflettere su cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Penso che i giovani d’oggi, per sentirsi parte del gruppo e non sentirsi esclusi spesso decidono di seguire la massa. Perciò, se un ragazzino di 14 anni sente che il suo idolo con la sua canzone istiga ad azioni trasgressive, potrebbe prendere una brutta strada perché spesso gli adolescenti si fanno trascinare dal gruppo senza riflettere.

Secondo te, è giusto andare ai concerti dei trapper?
Secondo me, dipende dal trapper che si va a vedere. Inoltre la maggior parte dei concerti sono in discoteca, ovvero un posto chiuso. Di conseguenza, potrebbe esserci il rischio della mancanza di ossigeno, dovuto anche al fatto che alcune volte vengono fatte entrare nel locale più persone di quelle consentite.

Ultima domanda. faresti ascoltare la trap a tuo figlio o a tua figlia?
Mah sinceramente lo farei ascoltare come genere, ma aiutandolo a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Sara Bacilieri