La crisi delle banche raccontata da un dipendente Mps

Di Francesco D’Amore

Intervista a un dipendente di Monte dei Paschi di Siena
Ci siamo recati in una delle banche di Monte di Paschi di Siena, e abbiamo posto alcune domande a un dipendente riguardanti il passato e il futuro della banca.

Da quanto tempo lei lavora in questa banca?
Sono ormai 9 anni che lavoro qui e mi sono sempre trovato bene.

Nel 2013 in seguito alla crisi dovuta allo scandalo della Banca Antonveneta, lei ha avuto paura di perdere il lavoro?
Devo dire che quell’anno ho avuto paura, ma anche gli anni seguenti sono stati terribili, infatti nel 2016 è scoppiata una nuova crisi e devo dire che anche in questo caso ho avuto molta paura perché la banca rischiava di chiudere e io rischiavo il lavoro, infatti possiamo dire che sono stati 3 anni infernali per me e per gli altri dipendenti, fortunatamente lo Stato ha salvato la banca.

Perché lo Stato ha salvato Monte dei Paschi di Siena?
Innanzitutto per salvare tutti i cittadini che abbiano il loro conto con MPS. E anche perché il fallimento di una banca danneggerebbe la credibilità di tutto il sistema
bancario italiano agli occhi dei mercati internazionali.

Lei pensa che questa crisi abbia avuto un impatto negativo sugli azionisti?
Penso che senza dubbio durante la crisi molti azionisti di siano preoccupati nel vedere che la banca stava fallendo, ma dopo il salvataggio dello Stato si siano un po’
rassicurati.

Lei crede che in futuro ci sarà un’altra crisi come quella del 2013?
Sicuramente ci saranno altre crisi, ma nessuno può sapere se saranno più o meno gravi di quella del 2013 perché tutto dipende da come si evolverà la situazione, che è momentaneamente stabile.