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Donne romane: la rivincita contro l’impossibilità di parola

di Asia Simonelli, 1B

 

Ogni anno, il liceo classico Andrea D’Oria partecipa ad un particolare evento: la notte nazionale dei licei classici italiani. Un’iniziativa volta ad aprire le porte della scuola a tutti coloro che sono interessati al mondo classico, permettendo agli alunni di vivere in maniera diversa la realtà scolastica. I protagonisti principali di questa serata, infatti, sono proprio gli studenti, che prendono parte a vari spettacoli musicali e teatrali. L’evento si è aperto con la lettura di una delle più famose liriche di Giacomo Leopardi, “L’infinito”, fino ad arrivare all’esibizione organizzata dalla 3F, che ha portato in scena uno spettacolo di recitazione intitolato “Donne romane che hanno fatto la storia”. Sette storie di sette differenti donne, unite però dalla mancanza di libertà di parola che caratterizzava le donne appartenenti a quell’epoca. Un fatto ancora presente ai giorni d’oggi in alcune culture e, per questo, facilmente confrontabile col passato. Questo il motivo per cui, spiega una delle studentesse appartenenti alla classe, si è deciso di trattare l’argomento. Ed ecco dunque il riscatto di Clelia, costretta ad attraversare il Tevere a nuoto; di Tarpea, accecata dalle ricchezze e brutalmente uccisa; di Didone, consumata dalla bruciante passione per Enea; di Lucrezia, che si suicidò a causa delle violenze subite da Sesto Tarquinio; di Cornelia, madre dei Gracchi; di Sempronia, che prese parte alla congiura di Catilina e di Veturia, tradita dal suo stesso figlio. Queste sventurate donne ritrovano la voce che è stata loro tolta nelle studentesse della 3F, che, per mezzo dei copioni da loro scritti, hanno raccontato le loro storie basandosi su testi latini forniti dalla professoressa Bottazzi, aiutate anche dai loro compagni. Strazianti racconti carichi di emozioni che, grazie alla bravura delle giovani attrici, hanno catturato l’interesse del pubblico fino alla fine dell’evento.