Il racconto di Lisia prende vita.

Di Sofia Allegro e Lorenzo Giors, 1B.

Durante la notte bianca, il cui tema era l’amore, la classe 4F ha messo in scena l’orazione di Lisia  che parla del tradimento della moglie di Eufileto con Eratostene e dell’uccisione di quest’ultimo da parte del marito tradito e furioso.

I ragazzi, che hanno interpretato i loro ruoli con grande sicurezza, si sono poi dimostrati molto disponibili all’intervista che è stata loro posta. Alla domanda ” Perché avete scelto questa orazione? “, la risposta è stata chiara ed esauriente: avevano, infatti, studiato da poco Lisia e hanno ritenuto l’opera più semplice da mettere in scena. I ragazzi hanno naturalmente già familiarità con esperienze simili  poiché da quattro anni inscenano opere soprattutto a tema mitologico ambientate nella Grecia antica. Questo ha permesso loro di agire con maggior sicurezza rispetto ai precedenti anni.

C’è stata una grande concorrenza per i ruoli principali, i più ambiti, e non tutti sono riusciti ad ottenere il ruolo che volevano, ma si sono impegnati comunque senza lamentarsi e il risultato è stato molto buono. Grazie alle esperienze passate, sono riusciti a calibrare bene i tempi di preparazione, iniziando a scrivere il copione verso novembre grazie ad una loro compagna. Le prove sono iniziate  a metà dicembre, occupando le ore di latino e greco. La messa in scena ha evidenziato molto bene l’impegno che i ragazzi hanno profuso per questo progetto, al quale tenevano molto.

I giovani attori hanno anche raccontato le loro sensazioni, confermando l’iniziale adrenalina e nervosismo, la comune paura di dimenticarsi le battute quando si è sul palco e il conseguente dissolvimento di tutto questo miscuglio di emozioni appena iniziato lo spettacolo. Infine, alla domanda posta loro sulla notte bianca, in generale hanno espresso le loro opinioni  al riguardo, affermando che la trovano un’ottima iniziativa per introdurre molti studenti ancora scettici al liceo classico, ma che deve essere bene organizzata, poiché capita che alcuni possano trovarla noiosa a causa di un organizzazione non eccellente.