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La mente del polpo: un mistero che dura da 600 milioni di anni

Il polpo ha sviluppato, nel corso della sua evoluzione, un’intelligenza incredibile e delle capacità sorprendenti. Ma come mai è così intelligente?

di Tommaso Terrevoli

I cefalopodi sono dei molluschi invertebrati e comprendono animali come i polpi, le seppie e i calamari. Recenti studi hanno riscontrato, soprattutto nei polpi, una incredibile intelligenza. Il che risulta strano poiché solitamente gli animali più intelligenti come i primati, i delfini o gli elefanti hanno tre caratteristiche comuni: sono animali sociali, vivono in piccole o grandi comunità e sono piuttosto longevi

I polpi non possiedono nessuna delle tre, perché sono animali solitari e vivono non più di un paio d’anni. Inoltre, gli animali più intelligenti sono vertebrati come ad esempio i mammiferi, la classe a cui appartiene l’uomo. Invece i polpi sono invertebrati, quindi dal punto di vista evolutivo sono molto distanti da noi: il nostro antenato comune infatti era un piccolo verme, estinto 600 milioni di anni fa

Di conseguenza i polpi presero un’altra strada evolutiva ed ora appaiono molto, ma molto diversi da noi. Recenti studi condotti su di essi, come quelli dell’università di Tel Aviv, hanno dimostrato che i polpi sono capaci di riconoscere le persone e di averne simpatia o antipatia, possono accendere o spegnere le luci con degli spruzzi d’acqua, riescono a tirare fuori il cibo da un labirinto e addirittura di aprire un cassetto per ottenere da mangiare

In natura si è inoltre osservato che i polpi utilizzano diversi oggetti, come noci di cocco o conchiglie, per proteggersi dai predatori e a volte le portano addirittura con sé per una possibile utilità futura, quindi sono in grado di pianificare. Inoltre hanno 500 milioni di neuroni, lo stesso numero di quelli di un cane

Ma a cosa si deve questa intelligenza? Gli antenati dei polpi erano muniti di una conchiglia esterna per difendersi dai predatori. Evolvendosi con il tempo, i cefalopodi hanno mutato il loro aspetto: le seppie hanno trasformato il proprio guscio in un osso, il polpo lo ha perso del tutto, ma ha compensato questa mancanza con ottime capacità mimetiche

È infatti l’animale che sa mimetizzarsi meglio, si sa nascondere in ogni anfratto, anche se questo è grande solo un decimo del polpo (come nella foto a fianco), e sa spruzzare una nuvola di inchiostro per confondere i predatori e poter scappare. Di conseguenza il guscio non gli era più utile. Si pensa che è per questo motivo che i polpi abbiano questa incredibile intelligenza

Un’evidenza a favore di questa tesi è il Nautilus, un cefalopode molto antico e primordiale che possiede una conchiglia esterna ed è una specie ancora vivente

Questo animale vive in media 20 anni (10 volte la vita media di un polpo) e non sembra brillare di intelligenza, perché non ha bisogno di sfuggire ai predatori e inventare stratagemmi, avendo un guscio che lo protegge. Questo spiegherebbe perché il polpo è così intelligente

Gli studi sul cervello dei polpi non si sono ancora conclusi, ci sono molte cose che ancora non sappiamo. Non sappiamo ancora dare una risposta certa alla domanda posta in precedenza: perché il polpo è così intelligente?

Il filosofo e scienziato Peter Godfrey Smith ha scritto un saggio sulla mente del polpo, Altre menti, dove abbandona il campo della biologia per dedicarsi a una pura speculazione filosofica: se accettiamo che animali così distanti da noi nell’albero della vita hanno una mente, cosa resta a noi umani?

Cos’è, quindi, che ci rende umani? Forse solo la consapevolezza di fare parte di un sistema complesso in cui ogni elemento, mente compresa, si sviluppa su un continuum in costante evoluzione