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“La passione è quello che conta, un buon liceo fa la differenza”

di Halima Ouanane 1B

Il 17 gennaio 2020 il liceo classico Andrea D’Oria di Genova ha aperto le porte a tutta la cittadinanza dalle ore 18:00 alle ore 24:00 per un evento dal titolo ” Questa notte è ancora nostra” ispirato alla famosa canzone di Antonello Venditti. La serata è stata divisa in due parti: la prima parte, alle ore 18:00, si è tenuta nell’aula magna della scuola, con monologhi, canzoni, balli e recitazioni di poesie in cui si sono esibiti molti alunni di grande talento;  la seconda parte, dalle ore 21:00 – dopo il buffet  si è svolta nelle varie aule con numerosi spettacoli ed esibizioni. Ho avuto il piacere di intervistare il professor Baldi, docente di storia e filosofia del liceo classico Andrea D’Oria. che è stato presente alla serata.

 

Che cosa ne pensa della notte nazionale del liceo classico? 

“Mi sembra un’ottima iniziativa che ha come finalità proprio quella di promuovere la presa di coscienza, la consapevolezza sia negli studenti e anche nei docenti più in generale nella società sul ruolo educativo e importanza del liceo classico e negli studi classici. Questo è fondamentale: fare vedere come gli studi classici sono “vivi” nel senso che ispirano il pensare, l’arte, fanno parte delle radici della nostra cultura quindi del nostro futuro perché tra passato e futuro c’è un collegamento diretto; non ha futuro chi non ha memoria, senza la memoria la persona non sa più da dove viene, chi è e quindi non sa più dove deve andare, non ha l’uso della mente. Avere memoria significa sapere dove andare.

Nel liceo classico, tutte le materie sono importanti?

“Sono tutte importanti, perché tutte esprimono diverse modalità, diverse declinazioni dell’unica cosa che è: il pensare umano. Il pensare non è a una dimensione, il pensare è “analogico” come dicevano i filosofi medievali cioè si esprime in tanti modi : c’è il pensare deduttivo ad esempio la matematica anche la stessa filosofia è in fondo un pensare deduttivo, c’è il pensare intuitivo, l’intuizione, la capacità di vedere, immaginare cose nuove, sia l’arte, la letteratura sopratutto i classici, la pittura.  La cultura è ciò che in fondo è il sapere quindi si gusta, sapere e sapore sono la stessa cosa e quindi si coltiva, è coltivare e pensare in tutte le sue forme, quello deduttivo, intuitivo, creativo, sperimentale, il sapere religioso è fondamentale, sono  tutte forme del sapere che il liceo classico, il liceo in generale hanno come obbiettivo insegnare a pensare, questo è il compito del liceo.”

Qual’è il messaggio che vuole mandare ai futuri alunni del liceo classico? 

” Un messaggio di incoraggiamento e di stimolo “FORZA RAGAZZI!” Perché state andando controcorrente, dinanzi a una vulgata, diffusa purtroppo che ogni tanto ritorna a galla in modo prepotente e poi si acquieta un po’, una vulgata che tende a far passare il liceo classico, gli studi classici come inutili, cose che non servono, perché bisogna studiare altre cose più pratiche, più immediate, in realtà è quanto di più assurdo si possa pensare, una mistificazione totale, spesso dettata dalla ignoranza. Quello che però a me inquieta molto, perché certe volte si vede la malafede, il fatto che ci siano uomini di pensiero e magari forti del loro liceo classico ben fatto che si permettono di esprimere giudizi di questo genere, magari con un’analisi storica, filosofica, che ha le spalle proprio la cultura e gli strumenti che hanno  acquisito per denigrare e probabilmente per affermare una cultura che sostiene che c’è chi deve pensare e la massa deve consumare e gli altri non devono pensare, è questo che mi spaventa un po’. ”

Consiglia a tutti il liceo classico?

“Qui entra in gioco l’elemento della passione, è chiaro chi ha passione per lo studio però ha un’incredibile inclinazione, è come uno quando si innamora, vai dove ti porta il cuore, se uno ha inclinazione più per le materie di tipo matematico, scientifico sperimentale, però ha voglia di studiare, allora la sua scuola è un liceo scientifico, non è il liceo classico; se uno ha invece un’inclinazione per le materie letterarie, il gusto  della lettura, il gusto dei classici, oppure a me sono capitati studenti con inclinazione per tutto allora per loro va bene un liceo classico. In ogni caso la passione è quello che conta, un buon liceo fa la differenza, anche rispetto ai percorsi degli altri paesi, la nostra preparazione liceale,  finché il liceo non l’ho azzoppiamo noi, la nostra classe dirigente ce la sta mettendo tutta da un po’ di anni per azzopparlo, ma se non lo facciamo, la nostra preparazione liceale è direi la migliore tra tutte, quella del classico in particolare. Ci vorrebbe forse nella nostra scuola una maggior attenzione alle lingue straniere, questa è una lacuna, forse bisognerebbe migliorare la modalità didattica dell’ insegnamento del latino e del greco, ma anche nella matematica probabilmente c’è qualcosa da ritoccare, sulle modalità didattiche, anche della stessa filosofia, però non per ridurre i contenuti, perché il rischio  è sempre quello, uno dice :” bisogna cambiare le modalità”, ma poi alla fine si finisce per ridurre i contenuti, invece no, i contenuti non vanno ridotti possono però essere migliorati. ”

Questo è il link  Twitter della Notte, dove si possono trovare foto e informazioni sulla serata.