“Questa notte è ancora nostra”

di Camilla Borreani 1B

“[…] Cerchiamo di aiutare gli studenti attraverso una passione: la ricerca di se stessi.” 

Con questa frase la preside del Liceo A. D’Oria, la professoressa Maria Aurelia Viotti, termina il discorso di presentazione della Notte Nazionale del Liceo Classico, iniziativa alla quale partecipano 436 Licei su tutto il  territorio italiano.

Successivamente la professoressa Bottazzi, responsabile della serata, ha letto la lettera di benvenuto per dirigenti, docenti e discenti, inviatole dal professore Rocco Schembra, ideatore della serata sostenuta dal MIUR. L’organizzatore si è soffermato ed ha augurato agli alunni di “trovare una sempre maggiore voglia di manifestare la propria appartenenza alla grande famiglia del Liceo Classico”.

La festa viene aperta con la lettura de L’Infinito di Giacomo Leopardi, nel duecentesimo anniversario dalla sua pubblicazione. A dimostrazione della poliedricità, gli alunni del D’Oria si sono esibiti con diverse performance di tipo musicale, teatrale e artistico, per dimostrare ai genitori e ai futuri alunni il loro talento.

La prima ragazza ad esibirsi è stata Giulia Corona della classe 1B, la quale ha cantato la cover “Shallow” di Lady Gaga. La sua performance è stata tra le più apprezzate dal pubblico infatti la sua voce cristallina ha riscosso molto successo. La giovane cantante, oltre a frequentare corsi di canto, studia pianoforte, è iscritta a lezioni di danza contemporanea e,  nonostante i numerosi impegni, riesce ad essere brillante anche negli studi classici.

Un’altra alunna di 1B, Halima Ouanane, ha recitato alcune sue poesie. L’atmosfera è stata resa magica grazie al suono del pianoforte di Gaia Tenti, musicista, attrice e cantante frequentante la classe 3F.

Infatti, poco dopo, la talentuosa Gaia si è esibita cantando il suo inedito “Non ti sopporto” che concisamente si riassume nella strofa “non ti sopporto perché tu non sai di essere tutte le mie paure“.

Irene Buselli, ex studentessa del liceo D’Oria, ci ha deliziati con il suo singolo “Dai amore voglio un cane” dalla quale si evince la richiesta dell’adozione di un cane che ha lo scopo della non-disgregazione di una coppia in crisi.

Chiara Maggio e Valentina De Stefanis, della classe 2E, hanno duettato “Versace on the floor” di Bruno Mars.

La violinista Matilde  Vinciguerra ha cantato “Almeno tu nell’universo”, cover della scomparsa Mia Martini mentre Francesca Fiorito si è esibita con “Sign of the times” del cantante britannico, ex componente della boyband One Direction, Harry Stiles.

Per ultimo, ma non per questo meno importante, Francesco Mannella ha cantato, accompagnato dalla sua chitarra, una struggente canzone da lui composta, dedicata a suo nonno, in mezzo ad un pubblico decisamente intenerito e commosso. Questa canzone, in soli nove mesi, ha raggiunto quasi 15.000 visualizzazioni sul suo canale youtube. In questo dolcissimo brano, dal titiolo “Caro nonno“, l’autore si identifica nella strofa “siamo importanti solo al battesimo e al funerale”. 

In seguito all’inedito di Francesco Mannella, i Demos, un bizzarro trio formato da ragazzi, si sono esibiti in una divertentissima performance, rallegrando l’intera Aula Magna a ritmo di musica.

Nel Liceo di Piazza della Vittoria, oltre alle esibizioni musicali, gli alunni hanno recitato diversi monologhi.

Beatrice Papei, studentessa di 1F, ha presentato agli spettatori un meraviglio Monologo sulla Paura, tratto da un brano di Virginia Raffaele e riadattato in alcune parti in modo da renderlo più simile alla realtà della nostra scuola. “Volevo fare ridere ma anche riflettere“, spiega Beatrice, “la paura è un’emozione primaria, che hanno sia uomini sia animali“.

La preside Viotti e i rappresentanti d’Istituto hanno poi presentato lo street artist Stevo, considerato  il “Banksy genovese”. Stefano Vignali, vero nome dell’artista, insieme ai ragazzi e alle ragazze di 3F  e di 4F, ha fatto entrare nella scuola l’arte con un murale.                                                                                                                                                        “I ragazzi hanno presentato varie idee“, dice Stevo, “Ho scelto Amore e Psiche perché l’amore vince su tutto ed è ciò che ci salva ancora oggi”.

Dalle 21:00 alle 24:00 si sono tenuti diversi laboratori in tutte le aule.

I ragazzi di  2F hanno recitato “Il genere fantastico” e “Amor ch’a nulla amato”, le studentesse di 4G “Saffo e le ragazze del tiaso” mentre i ragazzi di 4G hanno mostrato la loro bravura in lingua inglese, esponendo “The wife of Bath from Canterbury”. La classe 3E ha sostenuto i diritti delle donne con la drammatizzazione della biografia di Rosalind Franklin, “The dark lady of DNA” e anche la 3F si è interessata al femminismo con “Donne Romane che hanno fatto la storia“. Gli alunni di 4F  “L’Atene che non ti aspetti” e “Afrodite nell’arte ”  e quelli di 4E  “Vi ‘Strozzi’ amo”. 2H e 1H hanno proposto un simpatico gioco sulle divinità greche e 4B “Pygmalion”

La Notte del Liceo Classico si è conclusa con il trio di pianoforte, percussioni e clarinetto e con la lettura, in greco e in italiano, tratta da “Agamennone” di Eschilo.

Come ogni anno, è sempre maggiore il numero di Licei Classici che aderiscono all’iniziativa del professor Schembra, e si spera che il prossimo gennaio si possano registrare nuove scuole, pronte ad aprire le loro porte alla cittadinanza.